Silvano Illuminati era un infermiere del Centro di Diabetologia dell’ospedale di San Benedetto, diabetico egli stesso. Appassionato di sport e in particolare di tennis, è deceduto per un infarto poco più che quarantenne, nell’aprile 2004. Alla sua memoria è stato ora realizzato un trofeo, che verrà assegnato ogni anno a rotazione al miglior atleta diabetico d’Italia, scelto dall’Associazione Nazionale Italiana degli Atleti Diabetici.

 

Si tratta di un’opera in bronzo su base in legno: un portatore d’acqua, realizzata dallo scultore locale Paolo Annibali e finanziata grazie ad una sottoscrizione tra i soci dell’Associazione per la Tutela del Diabetico e i dipendenti della Zona Territoriale 12 della Asur. Il trofeo verrà assegnato dall’Associazione Medici Diabetologi, di cui in questo momento è presidente il dott. Giacomo Vespasiani, primario del centro di San Benedetto. Il vincitore della prima edizione verrà annunciato sabato 21 maggio dallo stesso dott. Vespasiani, durante il XV Congresso Nazionale dell’AMD, che si svolge nel centro congressi magazzini del cotone di Genova dal 18 al 21.

 

Stamattina la presentazione dell’iniziativa. Il direttore della Zona 12, dott. Maurizio Belligoni, ha ricordato il contributo dato da Illuminati alla crescita del Centro di Diabetologia dell’ospedale, di cui è una delle eccellenze. Il dott. Illidio Meloncelli, medico del centro stesso, ha invece ricordato alcune cifre: il Centro di San Benedetto assiste stabilmente ogni anno circa 3 mila pazienti, provenienti dalla zona di San Benedetto e dal nord dell’Abruzzo. Gli iscritti sono invece più di 5 mila.

 

“Oltre alle normali cure – ha detto Meloncelli – la parte più importante della nostra attività è la prevenzione delle complicanze del diabete, a partire dal controllo metabolico del paziente Tra le principali complicanze la più terribile è la retinopatia diabetica. Ma anche le ulcere o il piede diabetico. La nostra è dunque una struttura mista ambulatoriale e day hospital. Quest’ultima ospita pazienti per un giorno e in qualche caso per alcuni giorni consecutivi. La nostra struttura può contare sul lavoro di 4 medici compreso il primario, una endocrinologa borsista, due oculisti di cui una contrattista che esegue le fluorangiografie, due dietiste, una biologa part-time e sei infermieri.”