Si è tenuto oggi, alle 12, nelle sale del Teatro Manzoni  di Montegiorgio, l ‘incontro tra il Senatore di A.N. Luciano Magnalbò, il candidato sindaco Lino Liberati e il Vice Ministro dell'Economia Mario Baldassarri.

Dopo l'introduzione di Fabio Neri, il consigliere comunale uscente, dott. Giulio Agostini, ha spiegato i motivi del mancato rinnovo della sua candidatura.
“Ho voluto dar spazio anche agli altri – dichiara Agostini – ecco perché sono “ uscente” . “La lista dell' opposizione rappresenta Montegiorgio come un malato guarito, ma convalescente – prosegue il consigliere  - mi sembra che sia una convalescenza che è durata per troppo tempo, dopo nove anni bisognerebbe parlare di guarigione! Le opere pubbliche sono state realizzate con i soldi del Comune o della Provincia, tranne l'R.S.A, che però è dell'88. Il liceo non è finito dopo diciotto anni ed è stato finanziato col contagocce, le strade sono in stato di abbandono, inoltre, i finanziamenti per il terremoto non sono stati usati a dovere. Quello descritto nei depliant è il rendiconto di un fallimento amministrativo, non è un programma! “

In seguito sono intervenuti Giuseppe Tosti (A.N.), il capolista del circolo “Azione Giovani” Antonio Angelelli ed il segretario provinciale di Alleanza nazionale, Guido Castelli.

Quest'ultimo ha precisato gli obiettivi della legge del '93, secondo la quale i sindaci avrebbero avuto più potere rispetto agli anni precedenti, ma non avrebbero potuto governare per più di due amministrazioni. L'attenzione – continua Castelli – deve essere rivolta soprattutto alla persona, secondo i principi cristiani  e non alla struttura, la persona non sarà mai un mezzo per raggiungere dei fini.

Il consigliere regionale Franca Romagnoli ha invece posto l' accento sulla disastrosa viabilità di Montegiorgio , lasciando la parola al senatore di Alleanza Nazionale e al Vice Presidente del Gruppo A.N. al Senato Luciano Magnalbò, al dott. Giulio Agostani e a Loriana Dichiara.

Alle ore 14,  è arrivato il Vice Ministro dell'Economia , Mario Baldassarri, il quale ha aperto il discorso ripercorrendo la storia politica delle Marche. Noi sappiamo – prosegue il ministro, riferendosi alla coalizione di centro destra – che abbiamo vinto quando eravamo uniti e abbiamo perso  quando eravamo divisi – ma bisogna essere uniti a partire dal sindaco, fino ad arrivare al Presidente del Consiglio, e non viceversa.