Massimo impegno dalle Politiche Attive del Lavoro della Provincia di Ascoli Piceno, che attive lo sono davvero nel combattere la crisi, mettendo in atto misure volte al rafforzamento delle competenze e alla ri-collocazione lavorativa dei lavoratori che godono di ammortizzatori sociali inderoga. Grazie al cofinanziamento regionale delle risorse FSE è già stato possibile attivare percorsi formativi per i lavoratori, ideati partendo da un colloquio di orientamento, un bilancio sulle competenze di onguno per poi passare alla definizione del corso, "con l'intento principale", precisa il Presidente della Provincia Piero Celani, "di scoprire nuove professionalità che possano essere utili al futuro lavorativo di queste persone, anche nel caso siano reintegrate nelle loro aziende". Una formazione che guarda avanti quindi, in bilico tra aggiornamento e possibilità di crescita che non lascia soli i lavoratori.

"Per mettere in atto questo complesso iter ci avvaleremo di 6 psicologi che hanno firmato già un contratto annuale e che si occuperanno di incontrare le persone coinvolte" chiarisce Celani. 206 aziende per un totale di 1623 lavoratori che entro l'autunno potranno spendere il loro voucher formativo, sotto la superviosione della Provincia stessa che ha deciso di coordinare l'attività senza delegare all'esterno l'iniziativa. "Lo staff interno del Centro Locale per la Formazione e delle Politiche attive si sta impegnando con un gran dispendio di risorse in questo progetto molto oneroso in termini di tempo" sottolinea la Dirigente del Servizio dott.a Menicozzi. 11 sono i corsi già attivati da una Provincia che al 31 dicembre 2010 risultava essere impegnata nelle politiche attive, prendendo in carico il 95,3% dei lavoratori, raggiungendo secondo la valutazione della Fondazione Brodolini, un gradimento del 100% sull'attuazione delle misure anticrisi tra i beneficiari.

"Una scelta politica dell'Amministrazione" conclude il Presidente, "che assumendosi la responsabilità dei corsi scommette sui lavoratori e sulla loro capacità di autoimprenditorialità, concedendo anche ai dipendenti di imprese escluse dalla normativa generale, di partecipare al progetto di riqualifica. Non solo Kiss srl, Manuli Rubber e Novico quindi, ma tutte le realtà minori che pure stanno soffrendo nel nostro territorio ma continuano a lavorare, anche dopo l'emergenza alluvione".