Il risultato elettorale del primo turno ha premiato la coalizione di centrosinistra e per questo mi sento di manifestare la mia sincera gratitudine ai sambenedettesi. A quelli che ci hanno dato da sempre la loro fiducia, e a quelli che stiamo conquistando con il lavoro di cinque anni dedicato a questa città. Ai progressisti che ci spingono avanti, ai moderati che cercano un progetto da condividere su basi solide.

Questi sono i valori della solidarietà, madre dell'integrazione, dell'aiuto ai più svantaggiati, obbligo morale dell'intera collettività. Del diritto allo studio, garantito a tutti senza pregiudizi di casta o provenienza, del welfare efficace, come condizione essenziale per la dignità umana. Delle pari opportunità e del pari trattamento di ogni cittadino rispetto alla legge. Della inviolabilità dei diritti umani, del ruolo fondante delle Istituzioni, della cultura della legalità.

Il 29 maggio è un giorno importante che segnerà le sorti della nostra comunità. La scelta che si pone davanti a San Benedetto parla due lingue opposte e inconciliabili. Una, snocciola la retorica populista propria della destra, ma che non alberga secondo me nelle coscienze dei cittadini. L'altra incita all'unione, con la testimonianza di impegno e trasparenza, di cinque anni in cui ha preso avvio il nostro comune progetto.

Per portarlo a compimento, per non cadere nella trappola dell'astensionismo, mi appello alla responsabilità civica della gente generosa che so di avere nella mia città. Popolo del centro sinistra, moderati, riformisti: andiamo uniti al voto in sostegno di Giovanni Gaspari. Per il futuro che non può attendere, e che si compie il 29 maggio.