Tecnomarche intende aderire al progetto che prevede il collegamento in rete dei diversi parchi scientifici e tecnologici italiani per ottimizzare lo scambio di conoscenze. Dal quartier generale di Ascoli, il Presidente Umberto Alesi ha voluto sottolineare le grandi difficoltà che condizionano lo sviluppo delle aziende del nostro territorio, ancora poco consapevoli dell’importanza della ricerca e dell’innovazione quali fattori strategici per conquistare nuovi mercati.

«Condivido quanto espresso da Giari, Presidente dell’APSTI, sulla necessità di creare un sistema tra i centri per l’innovazione – ha spiegato Umberto Alesi, Presidente di Tecnomarche, il Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche – con l’obiettivo di dare vita ad una vera e propria rete di integratori di competenze tra chi fa ricerca e le imprese».

Fattori questi ultimi, emersi nel corso di un convegno svoltosi di recente a Roma ed organizzato dall’Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani dal titolo ‘Competitività dei territori e trasferimento dell’innovazione’. Durante il simposio, è stato inoltre affrontato il concetto di distretto, da rivedere a detta degli esperti: non ci si aggrega più per territorio, ma su progetti specifici e settori strategici e i centri di competenza devono fornire strumenti utili e servizi concreti.
 
Un incontro stimolante che ha messo in luce la presenza di un fil rouge tra tutti gli interventi: la necessità di un maggiore coordinamento tra tutti i soggetti, tra domanda – che non è sistematizzata - e offerta, la sostanziale esigenza di una rete che accomuni e metta in relazione tutti i soggetti, ricerca, imprese e mercato, per dare più efficienza all’innovazione e l’importante supporto che in questo senso può dare la Pubblica Amministrazione

E’ di notevole rilievo l’importanza di elargire l’innovazione e la ricerca nelle aziende, esigenza sempre più avvertita nelle Marche . Per questo Tecnomarche vuole essere interlocutore al fine di coniugare le esigenze delle imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, con il sistema universitario regionale, gli enti pubblici e le associazioni di categoria.