Legacoop Agroalimentare, serve rilancio imprese per un salto di qualità
Jesi | Lo strumento, secondo lassociazione delle cooperative vitivinicole, agricole e forestali potrebbe essere il Piano di sviluppo rurale, per favorire lo sviluppo di aziende in grado di affrontare il mercato agricolo globalizzato.
Legacoop Agroalimentare delle Marche intende chiamare a raccolta le cooperative e le Organizzazioni di Produttori, che operano nel settore vitivinicolo, nell'agroalimentare e nel settore forestale per impostare, insieme a loro, una grande operazione di rilancio del ruolo di queste imprese e dell'associazionismo nelle Marche. Lo ha deciso il comitato del settore Agroalimentare di Legacoop Marche, che si è svolto nella sede della cooperativa Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto (An).
Secondo il coordinatore di Legacoop Agroalimentare, Doriano Marchetti, e il responsabile regionale, Teodoro Bolognini, da questa iniziativa dovrà emergere l'immagine di un "sistema di imprese" nella quale ogni cooperativa, precisando il proprio protagonismo nella filiera agricola di appartenenza e nel territorio di operatività, ridisegna la propria identità di impresa sociale.
Se l'agroalimentare, infatti, vuole rapportarsi ad un consumatore che vuole prodotti sicuri e di qualità ed un ambiente pulito, sostiene Legacoop Marche, ha bisogno di imprese valide, collegate al mercato attraverso reti di imprese, che possano affrontare il mercato globalizzato, creare opportunità di sviluppo nel settore ricreativo e turistico e nel controllo del territorio e del bosco come fattore di prevenzione ambientale, azione prevista anche dal protocollo di Kyoto.
L'attenzione delle cooperative sarà perciò rivolta al nuovo Piano di sviluppo rurale regionale, appena approvato ed ora al vaglio della Commissione Ue, che porterà 460 milioni di euro nelle Marche nei prossimi sette anni. Lo strumento di lancio dell'operazione sarà lo studio di fattibilità previsto dalla L.R. 7/05, che incentiva la promozione della cooperazione per lo sviluppo rurale.
Secondo il coordinatore di Legacoop Agroalimentare, Doriano Marchetti, e il responsabile regionale, Teodoro Bolognini, da questa iniziativa dovrà emergere l'immagine di un "sistema di imprese" nella quale ogni cooperativa, precisando il proprio protagonismo nella filiera agricola di appartenenza e nel territorio di operatività, ridisegna la propria identità di impresa sociale.
Se l'agroalimentare, infatti, vuole rapportarsi ad un consumatore che vuole prodotti sicuri e di qualità ed un ambiente pulito, sostiene Legacoop Marche, ha bisogno di imprese valide, collegate al mercato attraverso reti di imprese, che possano affrontare il mercato globalizzato, creare opportunità di sviluppo nel settore ricreativo e turistico e nel controllo del territorio e del bosco come fattore di prevenzione ambientale, azione prevista anche dal protocollo di Kyoto.
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02/05/2007
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