Daniele Piattoni, dopo aver allenato per tre stagioni l'Autolelli Picenum (formazione che ha militato nel massimo campionato femminile) si presenta alla ribalta del calcio dilettante alla guida del Comunanza58 formazione che milita nel raggruppamento G di seconda categoria. "

A dire il vero - tiene a precisare il mister - io ho già allenato quadre maschili.

I miei trascorsi d'allenatore, alla guida di squadre così dette minori, risalgano anni addietro. Ricordo il Falerone (prima categoria) nonché Amandola e Montelparo (seconda). Poi c'è stata la parentesi con la squadra femminile e quindi Comunanza. Questa volta, sono nella città dei Sibillini nelle vesti di tecnico.

Mi preme ricordare che ho militato come giocatore quando il Comunanza giocava nel campionato di Promozione. Bei tempi ".

Mister, siete partiti con un programma mirato. La società poneva delle condizioni. Ci dice quali?:
" Quando sono arrivato a Comunanza, la società attraversava momenti particolari.Mi furono poste, fra l'altro, due condizioni. Valorizzare il ricco patrimonio di giovani che la società annovera e qualificarsi per i play off. Due traguardi che abbiamo raggiunto con la partecipazione di tutti. In primis i dirigenti. A loro va tutta la mia gratitudine se sono riuscito a centrare i due obiettivi.
Poi, i ragazzi. Tutti bravi. A Comunanza ci sono ottimi elementi ed i risultati parlano chiaro. Manca solo la ciliegina sulla torta, conclude Daniele Piattoni".

Dalle sue parole, mister, si evince che lei si sente appagato?:
" Come non esserlo. Aver centrato, al primo impatto, due obiettivi di non facile acquisizione credo che di meglio non avremmo potuto fare. Abbiamo una squadra di giovani talenti e di belle speranze, tutti locali e sottolineo locali, che sono l'orgoglio di noi dirigenti. Ci siamo qualificati per i play off. A questo punto, cos'altro vogliamo ".

Ha allenato le calciatrici. Qual'è l'elemento e se c'è che le differenzia dai calciatori?: " Loro giocano solo per passione. Il binomio che le gratifica è la passione, appunto e la professionalità. Due fattori, importanti nel calcio ma anche in tutti gli sport che fanno delle calciatrici delle vere professioniste. Insomma, non giocano per lucro ". Lei ha allenato in categorie diverse: serie A femminile e dilettanti.

Che cosa ha notato in particolare da richiamare la sua attenzione?:
" Se proprio devo essere sincero ho incontrato maggiori difficoltà nelle categorie inferiori dove si vuole tutto e subito. Invece, io dico che bisogna sapere attendere ".

Infine, cosa la gratifica di più di quello che hai fatto a Comunanza?:
" La crescita dei giovani e la maturità acquisita dai due più grandi, Piermarini e Pucci che hanno fatto da chiocciola ai più.piccini. Tante le nostre speranze riposte in queste giovani promesse del calcio locale e perchè no in quello nazionale. E mi fermo qui ".

Ora la squadra si sta preparando per i play off. Ci diceva il mister: " Ci vuole fortuna e tanta birra in corpo. Presupposti indispensabili per sentirsi premiati ". A noi, invece, non rimane che augurare un grosso in bocca a lupo.