Si faceva chiamare “Duck” perché aveva piazzato l’effige di un papero “incazzato” sul gigantesco cruscotto dell’altrettanto mastodontico “truck”. Poi incontra questa tipetta su uno spiderino scoperto che gli sfreccia davanti in modo provocatorio. E ne succedono delle belle. Un “far west” su 16 ruote degli anni settanta. Mettete come protagonista un folk-singer e attore di razza come Kris Kristofferson. Una “sgallettata”, con eleganza e ironia da vendere come Ali MacGrew e un regista maledetto, genio mai abbastanza rivalutato come Sam Peckimpag ed ecco “Convoy”.

Provate a chiedere a qualsiasi “truckdriver” (se si scrive tutto attaccato fa più effetto) se ha mai sentito parlare di quel film e vi elencherà come noi, anno, protagonisti, regista e storia di quel film. Arriva a San Benedetto lo “East Coast Truck Team”- Secondo Raduno dell’Adriatico". Definito dall’associazione “ ..grande amico dei camionisti “ Giuseppe La Manna, ex consigliere comunale e Presidente Onorario, coadiuvato dal Presidente del Club East Coast Team di San Benedetto Gloriano Di Pancrazio e dal Tesoriere dello stesso Pino Funari, ne illustra il programma di quest’ anno che si annuncia pieno di novità e sorprese. Intanto la manifestazione che si svolgerà dal 3 al 4 giugno avrà come base il piazzale a ridosso dello stadio che d’estate ospita il Luna Park.

Dopo la riuscita della prima edizione si prevede un aumento di partecipanti per cui saranno oltre centocinquanta i bisonti della strada che hanno aderito a questa manifestazione. Come per lo scorso anno venerdì 2 giugno due “Musoni” stazioneranno davanti alla piazza Giorgini a mò di biglietto da visita e chiunque lo desideri potrà farvi accesso. Tra questi si spera nella presenza di quello che è stato definito “il più bello d’Italia” un due assi soprannominato “il leggendario” il che è tutto dire. Si annuncia una due giorni con colazioni, pranzi e cene tutte confezionati dagli allievi del locale Istituto Alberghiero e serviti nell’enorme stand gastronomico composto da un tendone di 300 mq che può ospitare più di 150 posti. Non panche ma tavolini ( un vero e proprio lusso per raduni del genere). Da sottolineare che, visto il successo riscontrato lo scorso anno, verrà servito di nuovo l’ottimo Rosso Piceno Superiore DOC della rinomata casa Vinicola Velenosi di Ascoli Piceno in bottiglie etichettate con il nome della manifestazione.

Le colazioni saranno servite alle ore 8, i pranzi alle ore 12,30 e le cene alle ore 19,30. Alle ore 10 di sabato si apriranno le iscrizioni per la “Gara TIR modellini” che avrà inizio alle 16 del pomeriggio. Alle ore 15 la grande novità. Una “delegazione” di circa 60 TIR si snoderà in una sorte di “pellegrinaggio” turistico che partendo dallo spiazzale attraverserà la SS16 per imboccare la salita che porta a Monteprandone. Qui, dopo aver costeggiato le mura scenderà giù fino a Stella di Monsampolo. Da qui sarà tutta SS16 di nuovo fino ad arrivare a “La Sosta” un mega-centro di ristoro e assistenza per camion e camionisti a due passi da Porto Grande. Ad allietare la serata l’orchestra “Capoferri” e cabaret con “Marino di Giurdà”. Poi, dopo aver mandato i bambini a letto ecco, in fascia rigorosamente protetta, il “finale a sorpresa”.

Domenica si apre con, alle ore 9, la Santa Messa officiata da Don Vincenzo Catani alla quale farà seguito la benedizione dei camion. Alle ore 10 un “Convegno” dibattito sui problemi legati al trasporto presenti il Senatore Amedeo Ciccanti, il Segretario Nazionale Agenzie Pratiche Automobilistiche Ottorino Pignoloni , e un tecnico del Cna esperto di Tir. Le tematiche verteranno su le norme restrittive, sul costo elevato del gasolio, sulla concorrenza sleale perpetrata da ditte con pochi scrupoli che assumono personale extracomunitario pagandoli al nero e offrendosi a prezzi stracciati.

Alle ore 17 l’attesa premiazione del “Camion a categoria” alle 21, così tutti sono avvisati, un minuto di “saluto a mezzo clacson” di tutti i camion partecipanti. In un vita di lavoro (30/35) un camionista arriva a macinare circa 3/4 milioni di chilometri ( sei volte terra-luna ; andata e ritorno !). C’è chi si fa Oslo - Istanbul o Casablanca – Mosca. Viaggi con ferree regole da rispettare. Quattro ore e mezza di guida consecutiva e tre quarti d’ora di pausa. Dopo due turni, nove ore di sosta (obbligatori). Scatola nera a bordo, tale e quale come quella fissata sugli aerei a registrare i minimi dati di bordo ; velocità, soste, ore di guida, pause. “ Lo si fa per passione – conclude il Presidente Di Pancrazio – ma negli ultimi anni con il traffico accresciuto, c’è ne vuole proprio tanta. Più che passione forse è quel senso di libertà. Libertà di vedere altri posti, altre culture, una specie di turista operaio.”