A fare gli onori di casa è stato il sindaco Enrico Piergallini, coadiuvato dal consigliere Simone Splendiani, che ha aperto il dibattito sul futuro del turismo. E' emerso che per tutti, uno degli impedimenti più gravi allo sviluppo della categoria, è stato, non solo la crisi economica, ma la mancanza di una programmazione turistica a lungo termine e un maggior coordinamento tra enti pubblici e privati. "In Regione manca una visione "globale" del territorio marchigiano - spiega Fabio Urbinati - occorre ripartire col turismo di sistema che coinvolga sia la costa che l'entroterra".

Ovviamente la Bolkenstein rimane sempre una spina nel fianco degli operatori, un intralcio che impedisce gli investimenti dei privati. "Soluzioni per la Bolkenstein si possono trovare anche a livello nazionale - continua Urbinati - perché non è possibile mettere in crisi strutture da sempre inserite nell'offerta turistica del territorio. Inoltre sarebbe giusto riprogrammare l'offerta turistica: puntare sulle famiglie, sulle smart city e anche sul potenziamento dei collegamenti. Per esempio Trenitalia dovrebbe essere al servizio del nostro territorio e non il contrario".

Ben venga una nuova programmazione regionale, dunque, che faccia da collante a tutte le iniziative che possano far evolvere il comparto. "Non è accettabile che una Regione che vive di turismo abbia il 90% dei porti insabbiati, cosa che impedisce anche la realizzazione di manifestazioni sportive di forte richiamo per le città - afferma Urbinati - va modificato anche il piano della costa che ha funzionato solo al 50%. Insomma, c'è bisogno di un nuova sinergia per tutte le politiche di intervento che deve passare necessariamente per la Regione. Una vera regia per il territorio che dia un indirizzo chiaro senza gestire direttamente le dinamiche di un'economia".