Che la Regione Marche avesse sviluppato una pericolosa sindrome "anconocentrica" lo sapevamo. Ma certamente non potevamo sospettare che si arrivasse a dirottare verso il capoluogo dorico ( e per giunta "sottobanco") fondi gia' stanziati per lavori da eseguirsi presso l'Ospedale di San Benedetto. Si tratta di circa 200.000 euro destinati all'infrastrutturazione del "Madonna del Soccorso" letteralmente scippati nell'indifferenza generale. E, quel che e' piu' grave, senza che la Direzione Sanitaria abbia "mosso una paglia".

Si tratta dell'ennesimo esempio dello stato di profonda subordinazione in cui il centro-sinistra ha relegato il diritto alla salute dei sambenedettesi.

La mancata attivazione del servizio di neurochirurgia, la sempre annunciata (ma mai realizzataza) realizzazione della "medicina di emergenza" sono solo alcune delle "perle" che il centro sinistra ha collezionato ai danni di cittadini che si vedono costretti, in sempre piu' larga misura, a cercare altrove le cure di cui hanno bisogno.

Sette mesi per una risonanza magnetica,dieci per una visita oculistica e operatori che sconsigliano di prenotare visite fisiatriche per "eccesso di attesa". E nonostante tutto questo la Regione di sinistra sottrae ancora risorse a San Benedetto per indirizzarle ad Ancona. Se non si tratta di malasanita, come possimo definirla? Sul punto ho presentato una interrogazione al Presidente della Giunta Regionale Spacca.