Il russo Mechov ha vinto la tappa e indossa la rosa
Riomaggiore | Per il Giro che comincia dietro le colline liguri, Di Luca ha 34" di distacco dalla nuova maglia rosa dell'Europa orientale. Leppheimer a 40" .Poi c'è Pellizzotti a 2' minuti, mentre Basso a 3'. Sastre a 2'52". Cunego naviga a remi ad 8 minuti e 18".
di Renato Novelli
Menchov
La tappa del dodicesimo giorno di corsa e tredicesimo dall'inizio del Giro, detta il trappolone, ha funzionato da trappola mo meglio da nuovo inizio. Le strade nervose della Liguria, i vigneti scoscesi, da Sestri Levante a Riomaggiore nelle Cinque Terre, hanno dato cinque verdetti. Il russo Mechov ha vinto la tappa. E' andato forte là dove la potenza e la regolarità della pedalata dovevano essere misurate con le curve, i saliscendi, gli strappi. Dietro di lui va bene l'americano dell'Astana, giunto a 20" non male per il vice Armstrong, dallo stesso promosso capitano, in attesa di quello che succederà in questa squadra , quando al Tour arriverà Contador. Bene anche Garzelli ad 1'03". Conferma non solo la sua determinazione, ma una forma invidiabile.
Peccato la cotta (nel ciclismo del tempo che fu, privo di termini scientifici, si chiamava così anche per giustificare quelle storiche e sonore di Coppi). Di Luca arriva ad 1'36". Per una crono di 60 chilometroni, non è neppure tanto. Pellizzotti taglia il traguardo con un ritardo di 1'27". Decisamente meglio di Basso che perde 2'17", quanto Bruseghin che diventa l'uomo classifica della Lampre con Cunego a 4'15". Sastre ultima maglia gialla di Parigi scivola a 2'18".
Con dolore dirò che anche il giovane Lovkist fino a due giorni fa secondo in classifica a pochi secondi da Di Luca, perde 5' netti ed 1". Anche Rogers. Partito suo capitano lascia a Menchov 2'56" Armstrong, il vero "strong" del Giro sindacale, aveva detto che il suo giro sarebbe iniziato oggi. Ha perso 2'28". Forse non male per un trentanovenne, ma lontano dalle prestazioni di un tempo. Forse pensa al Tour o forse pensa ad "esserci qui ed ora", secondo la definizione di Heidegger, formulata su un paino più impegnativo di quanto non sia una corsa. O forse no. Anche Simoni 3 minuti rotondi, ma era scontato, per me, per lo meno.
Per il Giro che comincia dietro le colline liguri, Di Luca ha 34" di distacco dalla nuova maglia rosa dell'Europa orientale. Leppheimer a 40" Poi c'è Pellizzotti a 2' minuti, mentre Basso a 3'. Sastre a 2'52". Cunego naviga a remi ad 8 minuti e 18". Forse il Giro 2004, con il trionfo che fece credere alla nascita di un nuovo campione di lungo corso, fu, invece, la sua dannazione, come la vittoria su Ettore lo fu per Achille.. In questo sport, che assomiglia ai poemi omerici, il segno delle Parche è un destino incomprensibile.
Giro aperto, ora più di prima. Ora comincia il bello. E Di Luca che finora il bello ha rappresentato, con tanto di declinazione umanitaria per i terremotati d'Abruzzo, è in grado di riprendere la bellezza degli scatti e della sicurezza sulle montagne di casa sua, dove il Giro deciderà chi avrà ragione all'ombra delle rovine della Domus aurea di Lucio Enobarbo Nerone.
Menchov ha trentuno anni, Ha vinto due Vuelta spagnole. Nel 2005 arrivò secondo dietro Heras, perdendo le tracce di lui lungo una salita. Ma Heras fu, poi, squalificato per doping e lui, secondo, si ritrovò vincitore. Nel 2007 vinse di suo. Nell 2008, abbandonò il Tour, dove aveva sempre ben figurato.
Il suo capitano Rasmussen, in maglia gialla a tre tappe dalla fine, fu trovato positivo all'antidoping ed anche lui figurò fra gli indagati. La sostanza trovata a Rasmussen si chiama Deynepo. Trattasi di eritropeina (Epo per noi) prodotta in coltura con cellule umane (al contrario di altre prodotte con cellule animali) e perciò non rilevabile ai controlli comuni del tempo. Rsmussen fu licenziato in maglia gialla dalla sua squadra. Sia lui che Menchov erano clienti di una banca del sangue di Vienna, la Humanplasma.
Elisabetta II, quando le fecero, solo qualche mese fa, un rapporto dettagliato sui motivi della crisi finanziaria che attanaglia le economie del mondo, a causa di economie finanziarie folli, fondate su giri inestricabili e sulla sabbia di debiti senza controllo, ha prodotto la migliore analisi del fatto, a dispetto di tanti esperti, con una sintetica analisi di 5 parole "Ma nessuno se ne era accorto ?" Vale anche per l'Epo ? Oggi Menchov è pulito ai controlli e forse lo era anche allora.
Nota finale. La cronometro è transitata per Monterosso. Lì, passò i suoi ultimi anni, Arthur Grimble, governatore inglese delle isole Kiribas, traduzione polinesiana del nome Gilbert dato all'arcipelago dalla corona britannica. Aveva scritto libri di memorie del suo vivere colà dal 1913 fino algi anni trenta, che sono ancora oggi una lettura obbligata per gli antropologi e i sociologi che si occupano di queste piccole isole nelle quali noi siamo remoti e sconosciuti.
Monterosso fu l'unico luogo in Europa dove un vecchio signore benestante con dentro gli occhi i reef immensi e colorati del Pacifico, nelle orecchie i canti della partenza e del ritorno di quelle centrali strisce di terra riusciva a vivere nella vecchia Europa. D'altronde il canto della partenza a Kiribas dice "come farai nella pioggia senza di noi, senza i colori delle piccole terre di Sua maestà Oceano Pacifico, dove il reef vive, la palma cresce e l'uomo parte ?
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21/05/2009
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