La marineria sambenedettese può essere una guida di pensiero e di sviluppo nel settore della pesca, ma ha urgente bisogno di un cambiamento radicale di mentalità: se San Benedetto vuole trovare nel mare il suo futuro, il futuro deve essere governato e gestito con la ricerca, con la scienza, con la tecnica, con l’innovazione, con il sapere. Lo ha detto l’On. Paolo Menzietti, lo ha sostenuto l’imprenditore Nazzareno Torquati, lo ha ribadito il candidato sindaco Giovanni Gaspari.

Una discussione aperta e vivace con la platea ha fatto da cornice all’incontro organizzato dalla lista cittadina “Unione Democratica per San Benedetto”e condotto da Paolo Virgili.
Menzietti ha aperto il dibattito prospettando le linee future sulle quali la città, la marineria, l’amministrazione devono muoversi per riconvertire l’approccio con il mare.
“Il nostro futuro è nelle nostre radici, nella nostra storia c’è il mare e il nostro futuro è nel mare.. pertanto la città deve investire nel mare, una risorsa ancora in gran parte sconosciuta. C’è bisogno di ritrovare l’identità della nostra città, reiventando il ruolo che deve avere oggi in questo straordinario cambiamento. Per secoli abbiamo pescato nell’Adriatico, affinando le caratteristiche della pesca e le tecniche del processo di cattura, più sofisticate, più efficaci, ma il mare è sempre quello.. non puoi accelerare la produzione secondo il mercato… Abbiamo esercitato una pressione di rilievo ed uno sfruttamento ambientale oltre il limite, fino ad arrivare alla crisi.

L’Adriatico deve diventare un’area di varie culture estensive, un grande spazio marino gestito, dove si programma la cattura, ma anche il seminato, e dove si concima nei modi ,nelle forme e nei tempi che necessitano.”
Un concetto sul quale ha insistito Nazzareno Torquati: “quest’area non parte da zero, due centri di ricerca, due università, il parco marino che metterà i paletti definitivi… Un momento così favorevole qui a SBT non c’è da nessuno altra parte.. la ricerca,la capacità, l’esperienza e la tradizione, le risorse finanziarie costituite dai Fondi Strutturali europei… bisogna solo metterli insieme e portarli avanti. Bisogna fare in modo che la pesca non sia più una situazione folkloristica,
è urgente quindi cambiare le condizioni, la mentalità, riportare l’entusiasmo.”

Torquati smantella la convinzione che sia il turismo a dare il valore aggiunto alla città: le 850mila presenze turistiche danno un fatturato di 70 miliardi che rappresentano l’1,5% dei 1000 miliardi che servono per far vivere i 44mila abitanti di SB. L’economia locale è rappresentata da una massa di autoconsumo che ricicla ciò che guadagna dall’altra massa che produce. Per l’imprenditore non bisogna dunque disconoscere l’importanza delle aree industriali che cingono San Benedetto. Serve quindi una politica economica comprensoriale che pensi alla produzione. Un’amministrazione aperta che riesca capire come viene creato il reddito.

E’ toccato a Giovanni Gaspari riannodare il fil-rouge del dibattito e chiudere l’incontro con l’imprenditoria della pesca assicurando la voglia della sua compagine di misurarsi con il “nuovo”, rappresentato dalla grande opportunità del mare che deve essere vissuto in modo più intelligente.
Ed è nel mare che la nuova sinistra lancia la sua sfida.