Prima conferenza programmatica legata ad archivi e biblioteche
| ANCONA - Con lassessore alla Cultura, Giampiero Solari si parla di programmi, realizzazioni, linee di sviluppo.
Un mondo silenzioso ma fondamentale quello delle biblioteche e archivi. E’ a questi importanti centri del sapere, spesso non sufficientemente conosciuti, luoghi di conservazione della memoria storica e rafforzamento dell’identità della comunità locale, che è dedicata la conferenza programmatica di oggi al Centro Congressi dell’Hotel La Fonte di Portonovo di Ancona. Un incontro mai organizzato in precedenza, che fa parte di una serie di tavoli di concertazione che l'assessorato regionale alla Cultura ha da tempo avviato con i soggetti culturali impegnati sul territorio: dal jazz alla prosa, dal cinema a quello sull’arte contemporanea in programma a breve.
“Uno dei nostri compiti – ha detto l’assessore alla Cultura, Giampiero Solari – è quello di raccordare e far dialogare le varie realtà culturali che operano nella regione. Con loro dobbiamo portare avanti un continuo tavolo di confronto per ricevere informazioni sulle attività svolte e accogliere suggerimenti per la messa a punto di una politica culturale condivisa”.
In una fase di mutamenti normativi nel settore dei beni culturali a livello nazionale e a un anno dall’inizio della nuova legislatura regionale che ha visto una significativa riorganizzazione del settore cultura sia a livello operativo sia soprattutto a livello concettuale, è sorta l’esigenza di un convegno sul nuovo corso della politica culturale regionale anche nel settore degli archivi e delle biblioteche.
“Si tratta anche – ha spiegato Solari – di un atto di riconoscimento generale del ruolo e del lavoro di biblioteche e archivi che in sé hanno molte potenzialità da sviluppare. Il concetto stesso di biblioteca e archivio può evolvere, diventando questi centri non solo luoghi di raccolta e conservazione del sapere ma anche luoghi di incontro e scambi culturali”.
Si è discusso di programmi, realizzazioni e linee di sviluppo, innovazione gestionale, cooperazione territoriale e nuovi servizi all’utenza, collaborazione interistituzionale e interdisciplinare, qualificazione professionale degli operatori, necessità della conservazione, fruibilità pubblica allargata e qualità dei servizi come sistema per l’innovazione. Un confronto aperto tra i soggetti istituzionali che operano per lo sviluppo culturale delle Marche, le Università impegnate nell’ambito della ricerca scientifica e della formazione, gli enti locali, la Regione, lo Stato, titolari di responsabilità in ordine alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale bibliografico e documentario. E ancora, tra le voci del territorio, i responsabili scientifici degli Istituti e dei progetti che garantiscono quotidianamente i servizi informativi, bibliografici e documentari ai cittadini.
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26/05/2006
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