Per la seconda volta il bilancio preventivo del Comune è stato bocciato e, come vuole la normativa, tra 20 giorni arriverà a Comunanza il commissario che provvederà alla amministrazione ordinaria fino alle elezioni del 2004.
A nulla è valso l'estremo gesto del Sindaco Luigi Contisciani, che prima di passare alla votazione del documento ha consegnato un foglio nelle mani del Vice Sindaco, Angelo Sciamanna, dicendo: “Queste sono le mie dimissioni che il Vice Sindaco custodirà in veste ufficiale. Se il problema sono io, mi tiro indietro, ma vi chiedo di approvare il bilancio per il bene del paese”, poi il Sindaco ha lasciato la sua sedia per sedersi tra il folto pubblico.

Tra lo sconcerto generale, Alfredo Annibali, esponente dell'opposizione ha dichiarato:
“E' un gesto che avremmo gradito fosse stato presentato a Dicembre quando avevamo la possibilità di un breve commissariamento per poi andare a nuove elezioni”. La lettera consegnata da Contisciani ha spiazzato tutti i presenti e per riportare la calma nella sala si è deciso per una breve sospensione del consiglio. Dopo alcuni minuti il consiglio è stato riaperto e il bilancio è stato messo a votazione. A nulla sono valse né la sospensione né la promessa di dimissioni perché i 9 voti contrari contro i 7 favorevoli (il sindaco non ha votato perché assente) hanno decretato la bocciatura del bilancio.

Questo è  l'ultimo atto di una vicenda che ha le sue radici nel dicembre dello scorso anno. Allora il primo cittadino, venne sorpreso dalla mozione di sfiducia presentata da nove consiglieri comunali tra cui spiccavano i nomi di alcuni suoi ex sostenitori. Le accuse si incentravano nell' incapacità amministrativa, nella tendenza a bloccare l'attività industriale e artigianale, nell'estromissione del rappresentante del Comune di Comunanza in seno alla giunta della Comunità Montana dei Sibillini, per finire con il ricollocamento ad Amandola della R.S.A. destinata, originariamente a Comunanza. La mozione venne respinta per l'astensione di uno dei firmatari della mozione che nel frattempo si era ravveduto.

Ma le divergenze sono continuate a crescere fino a quando nel marzo del corrente anno, dopo l'esposizione del bilancio preventivo al consiglio comunale, il sindaco ha dovuto registrare la prima bocciatura del documento programmatico. In quella seduta furono 8 i voti favorevoli e 9 i contrari e tra quest'ultimi quelli del vice sindaco Angelo Sciamanna e dei rappresentai di Alleanza Nazionale che componevano l'ex maggioranza. La strada dal commissariamento fu evitata anche quella volta perché un decreto legge (31 marzo 2003) stabilì uno slittamento dei termini di presentazione per i bilanci degli enti locali. Nel periodo intercorso Contisciani più volte aveva dichiarato di essere soddisfatto del suo operato e di aver portato a termine il programma elettorale per il 95 %.

Aveva inoltre ribadito che si sarebbe adoperato per appianare le divergenze, senza però scendere a compromessi che avrebbero sfavorito i cittadini. Evidentemente la spaccatura non è stata ricucita e ora la seconda bocciatura del bilancio ha definitivamente stabilito lo scioglimento del consiglio comunale e l'affidamento di Comunanza ad un commissario per quasi un anno. A riunione conclusa il consigliere di maggioranza Ermanno Scagnoli, tra i contrari alla approvazione del bilancio, ha commentato: “Il bilancio era identico a quello presentato la volta scorsa e non potuto approvarlo. Le mie posizioni sono sempre le stesse”. Il Consigliere Scagnoli ha spesso ribadito che il modo di amministrare del Sindaco Contisciani ha portato a questa situazione e circa la presentazione delle dimissioni sostiene: “E' stato un gesto umano ma quella lettera doveva essere presenta in un altro momento, ora avremmo avuto il nuovo sindaco e non un commissario per quasi un anno”.

Il Sindaco rimasto nella sala fino alla conclusione del consiglio, ha dichiarato: “E' la conferma che il problema era esclusivamente politico. Inoltre hanno dimostrato un grande irresponsabilità generale nei confronti del paese, che ora è bloccato nella sua crescita per diversi anni, ed in particolare – continua –  nei confronti delle attività aziendali poiché hanno votato un documento che permette il monitoraggio ambientale della zona ad enti esterni, andando a creare inevitabili divergenze tra le industrie del territorio e le autorità preposte ai controlli.” Contisciani si riferisce all'ultimo punto ammesso alla discussione nella convocazione consiliare. Esso prevedeva l'installazione nel territorio comunale di apparecchiature idonee a rilevare possibili agenti inquinanti dell'aria. La proposta è stata accolta dai pochi componenti del consiglio rimasti intorno al tavolo poiché l'ex maggioranza, ad l'esclusione dei dissidenti, ha lasciato vuote le proprie sedie subito dopo la bocciatura del bilancio comunale.