Comunanza58 e Forcese se la sono cercata
Comunanza | In continua lotta fra le proprie ambizioni e le proprie possibilità, ma anche fra quello che pensavano d'essere e quello che erano in realtà.
di Pino Capasso
Comunanza58 e Forcese, rigorosamente in ordine alfabetico, se la sono cercata. Quasi con un'ostinazione assurda. In continua lotta fra le proprie ambizioni e le proprie possibilità, ma anche fra quello che pensavano d'essere e quello che erano in realtà. Fossero uscite da quest'equivoco, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Si sarebbe salvata la Forcese senza ricorrere allo spareggio salvezza con il Montalto che poi ha perso.
Sarebbe ritornato in prima categoria il Comunanza58 senza passare attraverso gli spareggi promozione con l'Amandola che poi ha perso. Certo, le due compagini non volevano arrivare a tanto, ma forse non hanno fatto quello che dovevano e potevano fare per evitarlo. Il Comunanza58 era deciso con tutta la sua forza al gran salto. Poi, strada facendo, ha perso un po' di se stesso, di quella squadra che per tutto il girone ascendente è stata la vera rivelazione del raggruppamento G di seconda categoria, non solo, ma per aver fatto giocare giovani talenti della formazione Juniores.
Ha cambiato allenatore in corsa, che poteva essere l'anima del gruppo, ma che secondo un nostro personale punto di vista non abbiamo mai condiviso. Alla fine non sostenuta da situazioni favorevoli, vedi le due gare play off con l'Amandola, non ha raggiunto l'obiettivo promozione alla serie superiore che al giro di boa, sembrava a portata di mani, pardon. di piedi.
Alla fine, il sogno del Comunanza58, si è tramutato in una gran delusione. Difficile, invece, valutare il campionato della compagine forcese. Alla fine nel suo serbatoio erano rimaste scarse risorse per salvare un campionato nato male, ma anche tanta sfortuna per una squadra che certamente non meritava tale sorte, vedi i due match play out con il Montalto. Tanta sofferenza causata anche da una gestione non come si conviene. I dirigenti forcesi non ce ne vogliano se osiamo tanto. Le nostre opinioni sono sempre ed in ogni modo opinabili.
La Forcese è piena di rimpianti, di occasioni perse in modo assurdo, e forse d'indecisioni prese lungo il suo tormentato cammino. Più che la sciabola bisognava mostrare i bulloni. Doveva cercare e soprattutto trovare nei tempi richiesti la propria dimensione. Questo è stato il problema della Forcese che probabilmente si è creduta più forte di quanto era, confidando, forse, nella sua storia per aver militato per otto anni di fila in seconda categoria. Così per i ragazzi della Forcese il sogno salvezza si è tramutato in dramma. Adesso, si va in vacanza, ma la morale resta: che la lezione sia di monito per tutti.
|
27/05/2003
Altri articoli di...
Ascoli Piceno
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
Sport
Completamente rinnovato il crossodromo comunale di “San Pacifico” (segue)
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
Correre in sicurezza tra Acquasanta Terme ed Ascoli Piceno (segue)
8 e 9 ottobre si assegna lo scudetto (segue)
Il Codacons chiede l’estradizione in Italia di Robinho condannato per violenza sessuale (segue)
Settore giovanile, Serie A2 girone B (segue)
Il 15° Rally delle Marche si terrà il 12 e 13 novembre a Cingoli (Macerata), la sua “sede” storica (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji