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Ascoli rende omaggio a Gianni Rodari

Ascoli Piceno | A trent'anni dalla morte lo scrittore per ragazzi viene ricordato con tante iniziative che vedeono come protagonisti gli alunni delle scuole di Ascoli e dintorni.

Gianni Rodari

Oggi, alla presenza della Signora Maria Teresa Ferretti Rodari, del Sindaco, degli Assessori alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Aliberti e Cameli, presso l'Auditorium di Sant'Agostino (ore 9,30), gli studenti del Circolo Ascoli-Centro parteciperanno a un incontro sul grande scrittore e presenteranno i risultati del loro lavoro in un Cd-Rom e in una mostra allestita nel Chiostro.

Nel Circolo "Borgo Solestà" le iniziative rodariane, soprattutto teatrali, sono numerose e continueranno fino al 1 giugno nell'ambito della seconda edizione dello ScuolaFestival.

Grande consenso hanno già avuto gli spettacoli "Favole al telefono" (alunni della "San Serafino-Galié"); "Per fare tutto... ci vuole un fiore" (Scuola dell'Infanzia "Collodi"); il musical "Cipollino" interpretato dalla Scuola "A. Latini" di Mozzano.

Sono in programma - sempre per oggi - "In gioco con Rodari", animazione degli alunni dell'Infanzia "A. Latini" (ore 15.30, Palestra di Mozzano") e "La luna bambina" (ore 21, animazione degli allievi del Tempo pieno "Rodari", che si terrà presso la Scuola stessa).

Da ricordare che nel 1979 Rodari era venuto ad Ascoli Piceno con la moglie Maria Teresa - tutt'oggi impegnata a ‘rappresentarlo' in diverse circostanze - per incontrare e lavorare con una classe della Scuola a tempo pieno di Borgo Solestà.

Nel 2000, a venti anni dalla morte, l'Amministrazione Provinciale lo aveva voluto onorare degnamente con una Giornata di Studi, a cui avevano preso parte qualificati relatori; un'esposizione artistica e documentaria itinerante dal titolo FantaIronia, con un gruppo di artisti italiani tra i più noti che aveva interpretato suoi testi; la pubblicazione del libro Rodare la fantasia con Rodari ad Ascoli, dove sono state raccolte significative testimonianze inedite sullo scrittore.

Da allora alcune scuole elementari di Ascoli attuano progetti di scrittura creativa e laboratori seguendo i suoi insegnamenti. Come nel 2005, anche nell'aprile scorso lo Spazio Ragazzi della locale Biblioteca Comunale per una settimana ha proposto solo letture animate di Rodari.

Trent'anni fa, precisamente il 14 aprile 1980, moriva improvvisamente a Roma Gianni Rodari, il più grande scrittore italiano per ragazzi; l'unico conosciuto, al pari di Collodi, da tutti gli insegnanti e da turbe di studenti che, nominandolo, mostrano un improvviso luccichio negli occhi e un largo sorriso di assenso.

Ma era anche stimato giornalista (attento commentatore di fatti politico-sociali), conferenziere, pedagogo e linguista.

Rodari ha scritto storie accattivanti, filastrocche ironiche e intelligenti. Qualche volta ha usato anche la morale, ma ben nascosta, senza pedanteria o avere la pretesa di insegnare. Eppure ha trattato tematiche impegnate: pace, guerra, giustizia, libertà, democrazia, solidarietà, disagi sociali, rispetto per gli anziani, tolleranza, fratellanza fra i popoli, accoglienza degli stranieri, affermazione dei diritti dei più poveri, protezione della natura...

Era nato ad Omegna, sul lago d'Orta in provincia di Novara, nell'ottobre del 1920. Nel 1937 si era diplomato maestro elementare rivelandosi straordinario affabulatore, capace di coinvolgere, in maniera insolita gli allievi che studiavano e imparavano divertendosi.

Fin da allora «dà inizio ad una costante attività di ricerca delle regole e tecniche di una "fantastica", di un'arte di inventare storie, concepite come strumento per l'educazione linguistica dei bambini», che nel 1973 riunirà in Grammatica della Fantasia: piccolo ma indispensabile manuale per i docenti che vogliono applicare il metodo da lui suggerito.

Lasciato l'insegnamento, diviene giornalista e il 1947 lo vede vicecapocronista e inviato speciale dell' "Unità" di Milano. Tre anni dopo si trasferisce a Roma, chiamato a dirigere il settimanale per ragazzi "Il Pioniere", e si afferma come narratore di talento.

Passato a "Paese Sera", il decennio 1950-‘60 rappresenta per lui il periodo più fecondo. La sua attività si rivolge soprattutto al mondo dei ragazzi e vedono la luce, pubblicati da Einaudi, i suoi libri più famosi: Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, Novelle fatte a macchina, La torta in cielo, Il pianeta degli alberi di Natale e altri ancora.

Dal 1964 al 1977 dà il suo contributo direttoriale a "Il Giornale dei Genitori" dove ha modo di esprimere compiutamente il suo pensiero educativo e pedagogico, avvalorato anche dalla pratica che lo porterà a girare l'Italia e a entrare in corrispondenza con tante classi non solo delle scuole italiane.

Scrive anche per gli adulti testi piuttosto complessi al limite del surreale, alcuni rimasti inediti. Nel 1970 gli viene attribuito il massimo riconoscimento internazionale per la letteratura dell'infanzia, il Premio Andersen corrispondente al Nobel, che lo sprona a scrivere con rinnovato entusiasmo, anche perché sente che la gente - che ha conquistato l'unità linguistica attraverso la televisione - può seguirlo con maggiore consapevolezza.

Ancora oggi Rodari - considerato un "classico" della letteratura per ragazzi, tradotto in più di 50 lingue - è tra noi.

Molte le iniziative che gli rendono omaggio specialmente quest'anno. La più prestigiosa è stata promossa nel marzo scorso dalla Fiera del Libro di Bologna attraverso una serie di seminari e incontri e la mostra La grammatica delle figure (a cura di Giannino Stoppani cooperativa culturale, in collaborazione con EL, Emme, Einaudi Ragazzi) che ha presentato opere di 44 illustratori (33 selezionati tra i partecipanti al Concorso per l'Illustrazione e 11 per aver pubblicato di recente un albo sullo scrittore).

Molto seguite le trasmissioni su RaiTre a lui dedicate con interventi di illustri studiosi.

28/05/2010





        
  



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