Ulteriore giro di vite conferito dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ai traffici dei generi contraffatti.

L'intervento è stato eseguito dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli Piceno che, negli ultimi tempi, sta raccogliendo i "frutti" di una serie di prolungate indagini portate avanti nei più disparati settori operativi. È di pochi giorni fa, infatti, il brillante risultato conseguito nella lotta all'evasione fiscale (maxi-evasore per 46 milioni di euro), al quale sono seguiti due repentini interventi in materia di lotta ai traffici delle sostanze stupefacenti (sequestro di 560 grammi di sostanze stupefacenti - in prevalenza cocaina - e arresto di due spacciatori); tra gli ulteriori comparti verso i quali il Corpo, per missione istituzionale, dedica sempre cospicue risorse operative, non poteva quindi mancare quello della contraffazione.

L'ultimo - non in ordine di importanza - risultato di servizio arriva da Grottammare (AP), località dove, da alcune settimane, sono partite le attenzioni investigative dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria, sempre sostenute dalle attività di supporto dello staff specialistico del Comando Provinciale di Ascoli Piceno (in particolare, quelle informative e di analisi per una sempre più radicata e consolidata conoscenza economica del comprensorio provinciale).

Gli approfondimenti hanno consentito quindi l'individuazione di un laboratorio clandestino e gli elementi sostanziali così acquisiti, comparati ai diversi contesti, hanno determinato l'effettuazione di un vero e proprio blitz all'interno del capannone, risultato poi effettivamente adibito quale deposito di prodotti vari di abbigliamento contraffatti.

Per "R.F." - sessantaduenne residente a Grottammare (AP) - non c'è stato scampo e sorpreso quale detentore di una quantità impressionante di prodotti recanti segni mendaci è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo (AP) per le fattispecie penalmente rilevanti di cui agli articoli 474 ("Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi") e 648 ("Ricettazione") del Codice Penale.

All'esito delle operazioni di riscontro sono stati quindi sottoposti a sequestro circa 40.000 articoli di vario genere (giubbotti, jeans, maglie, camicie e relativi accessori dei marchi "Napapijri", "Dolce & Gabbana", "Ralph Lauren", "Gucci", "Calvin Klein", "Belstaff", "Baci & Abbracci", "Fendi", "Roberto Cavalli", "Prada", "Stone Island" ed altri) oltre ad alcune attrezzature utilizzate per il confezionamento dei capi contraffatti.

Le indagini proseguono ora attraverso l'analisi della documentazione rinvenuta nel laboratorio clandestino - anch'essa sottoposta a sequestro -, al fine di individuare gli eventuali ulteriori responsabili delle attività illecite.