Samb – Napoli. Primi novanta minuti dei play off. Una settimana di corsa al biglietto. Non tutti i tifosi che hanno impresso nel cuore i colori rosso-blu sono riusciti, oggi, a varcare i cancelli del Riviera. Tanti i supporter che si sono ritrovati a tifare Samb davanti al televisore di casa. Abbiamo visto quasi tutto il match a casa con alcuni di loro. 

15.50. Dieci minuti dal fischio dell’arbitro e già a casa di Alessandro c’è tensione nell’aria. Alessandro Camaioni, Luca Calvaresi, Fabio Petrini, Monia Giuliani e Simone Lelii. Sono un gruppo di amici che condividono tante esperienze, tra queste la passione per la Sambenedettese Calcio. Simone ha anche militato tra le fila della squadra rivierasca.

Simone, quando hai giocato con la Samb?
Eravamo ancora nel Campionato di Eccellenza, nella stagione 1998/99. Avevo 19 anni.

Quale era il tuo ruolo? E il tuo numero di maglia?
Giocavo a centrocampo e avevo il numero 10, quello che oggi indossa Bogliacino.

Cosa vuol dire per te vedere la Samb dal televisore di casa?
Sorridendo dice - vuol dire non stare due ore sotto il sole con 33 gradi!- ma poi aggiunge- è una grande emozione comunque. Quando giocavo con la Samb la scalata per la serie B non era pensabile, ma adesso il sogno potrebbe diventare realtà. La cosa non può che farmi felice. In campo c’è un giocatore del Napoli, Simone Bonomi con il quale ho condiviso gli anni nelle giovanili del Milan. Ora vederlo lì mi emoziona, anche se indossa la maglia avversaria.

Inizia la partita e cala il silenzio della concentrazione. Tutti con gli occhi puntati sui calci al pallone. Le prime inquadrature che Sky offre sono per le tifoserie, le coreografie della curva, i distinti, e la curva sud. Inizia qualche sporadico commento:

Luca, “Guarda la sud, non c’è una sciarpa, una bandiera. La Nord invece, che coreografie! La Samb è la squadra più forte sia in campo che sugli spalti, speriamo che oggi l’arbitro non si metta in mezzo...”. Monia , poco dopo l’inizio, “Che sofferenza, quanti minuti sono passati?”....Fabio “Pensate il caldo allo stadio, speriamo non si senta male nessuno –  e su un fallo ai danni di Leon – ma l’arbitro non fischia mai?”. Alessandro “Il Napoli è un po’ lento, ha un atteggiamento passivo, noi invece corriamo, stiamo giocando bene”.

30° del primo tempo, goal di Bogliacino. A questo punto la tensione accumulata si scioglie in un grido di esultanza “Bello!”. Sbocciano i primi sorrisi sui volti del gruppo di amici, ma c’è ancora tensione, sembra il Napoli con fare sornione stia prendendo il sopravvento sulla squadra di casa. C’è un gol non gol. Il Napoli insacca, ma Mancini sembra recuperare la palla sulla linea della porta.  Arriva il fischio arbitrale. Tutti negli spogliatoi.

Un quarto d’ora di relax e l’arbitro richiama tutti in campo. Inizia il secondo tempo. Sembra un'altra partita con il Napoli che detta le regole. La Samb annaspa un po’, ma tiene duro. Qualche cambio in campo, Maritini fuori, dentro De Rosa (non abbiamo ben capito perché e visto l’espressione stupita di Martini, nemmeno lui!), Femiano al posto di Amodio. Una espulsione tra le file della squadra ospite fa pensare che la partita è vinta. Ma scatta il 47° del secondo tempo. Il Napoli va a segno. Cala un silenzio spettrale tra gli amici. Un solo commento a fine partita. “Che fortuna, il Napoli!”