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In questi tre giorni una moltitudine di gente si è riversata nel centro cittadino

Ascoli Piceno | Molte le iniziative organizzate dall’amministrazione comunale sia in periferia che nel centro storico e la Rassegna Mercanti d’Europa ha sicuramente agito da catalizzatore

di Federico Biondi

Mai tanta gente si era riversata nel centro cittadino di Ascoli Piceno per degustare all’aria aperta le delizie enogastronomiche e per acquistare l’artigianato artistico europeo. Simpatiche bancarelle che hanno entusiasmato gli ascolani i quali si sono aggirati fino ad ora tarda per le due principali piazze cittadine.
 
La novità è piaciuta e gli stand gastronomici tedeschi hanno sicuramente fatto buoni affari, infatti i panini con la salsiccia e crauti sono andati a ruba, come tra l’altro lo spiedino di carne di maiale. Il tutto accompagnato da boccali di birra a buon prezzo.
 
Apparte le polemiche che ci sono state nei giorni scorsi, le tre giornate dedicate alla rassegna “Mercanti d’Europa, prodotti e sapori del vecchio continente” sono finite, sono ormai un ricordo ma sarebbe veramente bello rivedere la città piena di gente fino a tarda sera.
 
Uno dei coordinatori dell’iniziativa il signor Matteo Serra con parole di conforto afferma che il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani ha assicurato che l’anno prossimo l’iniziativa si ripeterà, e sarà  ancora più grande di quest’anno.
 
Da ricordare che gli 82 stand posizionati in Piazza del Popolo e in Pazza dell’Arrengo non erano tutti prettamente europei, c’erano anche contaminazioni di altri continenti come in tutti mercati ambulanti, ma i prodotti di qualità li si potevano riconoscere immediatamente.
 
Per quanto concerne l’artigianato interessante la bancarella di Chebli originario di Marakech ma residente a Milano, il quale aveva splendide borse in pelle di capra e tante altre curiosità tipiche delle coste mediterranee dell’Africa.
 
Molto insolito invece il banco austriaco che vendeva quantità industriali di matasse di oro lavorato, non si è capito se lo vendeva al metro o al peso, poi c’era lo stand delle bambole olandesi, quello degli accessori per la casa tutti fatti in vetro e quello invece in legno e stoffa.
 
Bancarelle molto specializzate, come quella dei francesi che vendevano solo salami: salame di capra, salame al pepe, salame alle erbe provenzali, salame di oca, salama di maiale veramente a buon prezzo.
 
Sempre i francesi hanno conquistato il palato degli ascolani con il banco dei biscotti, mentre per i formaggi c’era il venditore tirolese di lingua italiana che con decisione affermava, “ se non compri adesso, lo possibilità di mangiare questo buonissimo formaggio forse l’avrai il prossimo anno”.
 
Era la stessa cosa che diceva Peter che prima suonava il campanaccio per attrarre gente, faceva assaggiare la grappa e poi diceva con accento tedesco, “io non sono venuto qui per far assaggiare grappa, ma per vendere grappa”.
 
Insomma, un bel appuntamento che ha fatto fluire nel centro cittadino una moltitudine di persone. Le piazze splendidamente illuminate hanno fatto da cornice ad una rassegna itinerante che prossimamente toccherà altre città importante come Maastricht e sicuramente per gli organizzatori come per gli addetti sarà difficile dimenticare Ascoli Piceno.

30/05/2005





        
  



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