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Indagine previsionale dei flussi turistici realizzata dall’Eurispes Marche

San Benedetto del Tronto | Camillo Di Monte: “Le città di San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno confermano la leadership turistica nel Piceno”

di Luigina Pezzoli


Martedì 30 maggio 2006, presso l’auditorium di San Benedetto del Tronto, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'indagine previsionale sui flussi turistici che l’istituto Eurispes Marche ha realizzato per conto della Provincia di Ascoli. All’evento sono intervenuti: il presidente dell’Eurispes Marche, Camillo Di Monte; Avelio Marini, assessore all’agricoltura pesca e turismo, provincia di Ascoli Piceno; Maria Grazia Zema, dirigente settore turismo provincia di Ascoli Piceno.

Il presidente Di Monte ha esplicato lo studio articolato in quattro sezioni: il mercato nazionale, il mercato estero, il mercato dell’intermediazione turistica e l’andamento delle prenotazioni nelle strutture ricettive e nelle agenzie immobiliari della provincia di Ascoli, attraverso il quale si è stilato l’identikit del vacanziere-tipo italiano e straniero. Un’analisi qualitativa e quantitativa nella provincia di Ascoli Piceno.

Le località del Piceno che riceveranno anche per l’anno 2006 i fedeli turisti sono San Benedetto del Tronto (26,9%) ed Ascoli Piceno (23,1%), confermandosi al top della classifica provinciale per arrivi e presenze turistiche, sia per gli amanti del mare sia per gli appasionati di arte e cultura.

Avelio Marini assessore all’agricoltura pesca e turismo, provincia di Ascoli Piceno, nel corso della conferenza ha affermato: “Le politiche che stiamo attuando nel settore turismo stanno dando i loro frutti. Si sta delineando una crescita delle presenze sia riguardo al turista proveniente dall’Italia sia dall’estero. Questo anche grazie ad una suddivisione equa dei punti di forza che caratterizzano il nostro territorio al fine di sostenerlo. Per noi l’osservatorio Eurispes costituisce un importante strumento per capire le esigenze del nuovo turista nonché recepire informazioni e comprendere meglio come dobbiamo agire”.


Infatti, a conferma di quanto ha dichiarato l’assessore Marini il presidente Camillo Di Monte ha aggiunto: “Nel corso delle nostre indagini abbiamo anche intervistato operatori del settore turismo i quali hanno manifestato un grande interesse chiedendoci quante più informazioni per poter meglio attuare una strategia di inserimento dei vari prodotti. Ciò a conferma di come le nostre analisi di ricerca siano degli ottimi strumenti previsionali e conoscitivi”.

L’indagine sul mercato nazionale ha coinvolto 1.327 cittadini residenti nelle province di Bologna, Brescia, Milano, Perugia, Roma e Verona. La permanenza media dei vacanzieri è di una o due settimane (30,7%) in compagnia della propria famiglia (56,5%), la sistemazione preferita è quella alberghiera (36,9%) e la miglior fonte d’informazione è rappresentata dal passaparola (45,1%). Dall’analisi per età si riscontra inoltre che il Piceno è apprezzato maggiormente dal campione di fascia di età più matura, che va dai 46 anni in su (80%).

Infatti, a conferma di quanto ha dichiarato l’assessore il presidente ha aggiunto: “”. L’indagine sul mercato nazionale ha coinvolto 1.327 cittadini residenti nelle province di Bologna, Brescia, Milano, Perugia, Roma e Verona. La permanenza media dei vacanzieri è di una o due settimane (30,7%) in compagnia della propria famiglia (56,5%), la sistemazione preferita è quella alberghiera (36,9%) e la miglior fonte d’informazione è rappresentata dal passaparola (45,1%). Dall’analisi per età si riscontra inoltre che il Piceno è apprezzato maggiormente dal campione di fascia di età più matura, che va dai 46 anni in su (80%).


A preferire la provincia di Ascoli Piceno sono gli abitanti di Bologna (21,1%), seguiti da quelli di Perugia (18,4%), Verona (17,9%), Milano (16,6%), Brescia (15,7%) e Roma (10,3%). Le località ‘regine dell’ospitalità’ del Piceno sono pertanto San Benedetto del Tronto, quando si dice mare, (60,1%) ed Ascoli Piceno (31,8%), quando si dice cultura.

L’aspettativa maggiore in fatto di vacanza riguarda la qualità. Una grande soddisfazione per l’offerta trapela in coloro che hanno svolto una vacanza nella provincia di Ascoli Piceno. Buono l’apprezzamento per la qualità degli alberghi, dei servizi e dei prezzi. In merito alla meta scelta per le prossime vacanze l’11,7% degli italiani intervistati ha confermato di tornare nel Piceno nell’anno in corso, percentuale che, se sommata a quella degli ancora “indecisi” (25,6%), costituisce un dato sicuramente positivo (37,3%).

Per quanto concerne il mercato estero, il campione intervistato consta di 1.056 unità, provenienti da Londra, Monaco, Mosca, Praga e Zurigo e presenta molte analogie con quello esaminato in Italia. Indagando sui luoghi visitati nel corso delle vacanze in Italia, è emerso che solo il 15,4% del campione intervistato ha trascorso le vacanze nella nostra regione. La provincia delle Marche più visitata è risultata Ascoli Piceno (62,3%) seguita da Pesaro – Urbino (41,5%), Ancona (26,4%) e Macerata (15,1%).

In merito al giudizio sulla vacanza degli stranieri nel Piceno i giudizi più lusinghieri riguardano la qualità della natura e dell’ambiente, aspetto fra l’altro valutato come il più importante, il patrimonio artistico, il mare, le tipicità dell’enogastronomia e i parchi. La soddisfazione riguarda altresì i prezzi, la montagna, gli agriturismi, la qualità degli alberghi e quella dei servizi. Il livello di soddisfazione si abbassa invece a proposito della posizione geografica, dell’accoglienza degli operatori turistici, della cittadinanza ospitante e delle terme. Fra le località del Piceno programmate per la primavera/estate 2006, spicca San Benedetto del Tronto, destinazione venduta dal 40% degli operatori intervistati, seguita da Ascoli Piceno con il 35% delle vendite, Grottammare con il 20%, Porto San Giorgio con il 12%, Fermo e i Sibillini con il 7,5% ciascuno.

Nel Piceno, per la primavera/estate 2006 rispetto alla stessa stagione 2005, le vendite mostrano un crescente interesse per la campagna (+23%), per le città d’arte (+14,4%) e per i parchi (+9%). In calo i prodotti montagna (-20%) e mare (-23%). L’analisi sull’andamento dei flussi turistici per la prossima stagione estiva è proseguita con l’intervista ad alcune agenzie di viaggi sul territorio nazionale, che prevedono la vendita di località del Piceno.

Il campione annovera 40 imprese del territorio nazionale, distribuite in uguale percentuale fra le province di Bari, Bologna, Brescia, Legnano, Milano, Napoli, Perugina, Roma e Verona. Le destinazioni turistiche del Piceno trattate nei programmi di vendita delle agenzie di viaggi intervistate sono principalmente le località della costa adriatica, prima fra tutte San Benedetto del Tronto (92,5%) seguita da Grottammare (52,5%) e Porto San Giorgio (50%). Alta la programmazione nelle vendite della città di Ascoli Piceno (42,5%), mentre più esigua quella di Fermo (21,3%).

La vendita delle vacanze nella regione Marche per la stagione primavera/estate 2006, vede un aumento del 13,4% delle città d’arte (scarto fra la percentuale che prevede un aumento del 25% e quella che prevede la diminuzione dell’11,6%) e delle località di mare del 13,5%. Cresce invece solo del 4% la domanda per la montagna. Più confortante rispetto a quest’ultimo il dato relativo alla campagna e ai parchi, che rispettivamente con il +8,5% e il + 8,3%, mostrano una crescita della domanda.

Nella provincia di Ascoli Piceno: per la primavera/estate 2006 cresce il mare del 18,3% (scarto fra la percentuale che prevede un aumento del 30% e quella che prevede la diminuzione dell’11,6%), ma le città d’arte e la campagna solo dell’1,5%. L’analisi sui flussi turistici per la primavera/estate 2006 è proseguita con l’intervista ad alcune strutture ricettive e agenzie immobiliari, strutture alberghiere ed extra-alberghiere della provincia di Ascoli.

Il trend delle prenotazioni alla data del 21 Aprile 2006 dimostra che fra la stagione scorsa e quella attuale la situazione è pressoché invariata, andamento confermato dal 71,6% del campione (102 imprese). L’indagine si conclude con l’analisi delle potenzialità e le caratteristiche del mercato del lavoro del settore turistico.

Il 70,6% degli intervistati dichiara che per reclutare risorse umane ricorre al passaparola, attivando una rete di conoscenze che molto spesso risulta più rapida ed efficace dei canali più consueti.
La motivazione fornita dal colloquio offre una spiegazione al notevole divario fra questa opzione e le altre. Il 12,7% degli intervistati (titolari delle strutture ricettive) ricorre alle scuole alberghiere del territorio, per la necessità di avere personale già formato e professionalmente adeguato. In pochi ricorrono agli inserti sui giornali (3,9%) e alle agenzie di somministrazione del lavoro (2,9%).

30/05/2006





        
  



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