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Fassino: "Il 6 e 7 giugno, giorni importanti per rilanciare lo sviluppo dopo la crisi"

Ascoli Piceno | L'Onorevole Piero Fassino, in visita sabato nel Piceno, ha evidenziato alcune importanti temi, che dal livello nazionale hanno ricadute sul territorio, in questo caso quello piceno.

Mandozzi Fassino e Colonnella

"Il 6 e 7 giugno, una tornata elettorale importante per rilanciare lo sviluppo dopo la crisi. I nostri territori hanno bisogno di politiche condivise che valorizzino le risorse locali dentro una seria e forte programmazione nazionale. Ogni voto è un voto degno, ma non tutti i voti sono utili. Per governare abbiamo bisogno di stabilità, e questa si crea evitando le frammentazioni politiche".

L'Onorevole Piero Fassino, in visita sabato nel Piceno a sostegno di Emidio Mandozzi candidato a Presidente della Provincia, e di Antonio Canzian candidato a Sindaco della città di Ascoli Piceno, ha evidenziato alcune importanti temi, che dal livello nazionale hanno ricadute sul territorio, in questo caso quello piceno.

Arrivato ad Ascoli in mattinata per il primo dei due appuntamenti piceni, Fassino è stato accolto presso l'azienda "Elantas Deatech", nel cuore della zona industriale ascolana, territorio oggi preda di una crisi dai risvolti preoccupanti se non drammatici.

"Il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi - ha esordito l'On. Fassino -, ha detto con parole chiare che la crisi in sé, è profonda e rischia di diventare più acuta. Disoccupazione al 10%, diminuzione di 5 punti della ricchezza del paese, debito pubblico al 120%, famiglie con reddito insufficiente, lavoratori precari e flessibili senza alcuna forma di tutela. Sono le cose che dice da tempo il Pd, accusato per questo di catastrofismo. Adesso che le dice anche Draghi risulta evidente quanto propagandistico e superficiale sia il tentativo di Berlusconi e di Tremonti di far credere che la crisi sia già alle nostre spalle. Draghi ha detto anche che l'Italia ha le risorse per farcela, ma servono misure concrete e riforme vere. E ha indicato proposte del tutto analoghe a quelle avanzate in questi mesi dal nostro partito, come per esempio misure di più facile accesso al credito per le imprese e indennità di reddito minimo per chi, perdendo il lavoro, non ha neanche la cassa integrazione".

Parole chiare, quelle espresse da Fassino, accolte da fragorosi applausi da un'attenta platea, composta anche da diversi lavoratori.

"Le nostre aziende - ha continuato l'esponente del Pd - hanno capacità ed esperienza, ma hanno bisogno di un sostegno concreto dalla politica. Noi evidenziamo da tempo una serie di priorità, ad iniziare da una vera politica finanziaria che faciliti l'accesso al credito soprattutto per le piccole e medie imprese, così come diciamo di garantire un assegno di 500 euro mensili quale fonte di tutela al reddito per i precari che perdono il lavoro. Proponiamo anche di allentare il ‘Patto di Stabilità' negli enti locali, affinché questi possano tornare ad investire in opere pubbliche, volano della ripresa economica. Il ruolo degli enti locali in questo contesto è importantissimo, ed è per questo che le elezioni della prossima settimana saranno determinanti per il rilancio dello sviluppo di ogni singolo territorio. Perché non saranno i progetti delle 43 grandi opere previste dal Governo Berlusconi a sbloccare la situazione, bensì saranno le tante opere infrastrutturali di carattere locale ad avere un impatto positivo sul superamento della crisi e sul rilancio dell'occupazione".

Musica per le orecchie del centro-sinistra piceno, ed in particolare per il candidato Presidente Mandozzi, che proprio sul rilancio delle infrastrutture ha basato una parte consistente del proprio programma amministrativo. Fassino ha toccato quindi il tema, altrettanto importante, delle elezioni Europee, prima di lanciare un appello: "Laddove riusciamo a far sentire la nostra voce ed a spiegare le nostre ragioni ed i nostri progetti di buon governo, vediamo accrescere i nostri consensi. Più lontano arriva la nostra voce, più possibilità avremo di vincere queste elezioni. Del resto, il centro-sinistra è da anni portatore di una cultura di governo, e laddove governiamo la qualità della vita è mediamente più alta, i servizi alla popolazione sono maggiori, la solidarietà e la coesione sociale aumentano. Questo non è un voto politico, anche se Berlusconi sta facendo di tutto per far diventare queste elezioni un plebiscito sulla sua persona. La gente questo deve saperlo, i cittadini vanno contattati ad uno ad uno per spiegare loro come stanno realmente le cose".

In precedenza erano stati Canzian e Mandozzi a tracciare un quadro d'insieme circa la deficitaria situazione territoriale.

E se per Canzian "il lavoro è in cima alle nostre preoccupazioni, con le aziende chiamate ad investire molto su ricerca ed innovazione", per Mandozzi "fondamentale sarà non lasciarci sorprendere quando il treno dell'economia ripartirà, sapendo sin da ora quali potranno essere le opportunità da cogliere. Guai a rassegnarci alle difficoltà, che sono superabili mettendo in campo la nostra credibilità e la nostra capacità di dialogo e di confronto con le imprese grandi e piccole, al fine di creare una vera cultura d'impresa in grado di fare sistema sul piano industriale e più propriamente produttivo, contribuendo a ridurre i costi e la burocrazia. Tutto ciò - ha rimarcato Emidio Mandozzi -, non potrà prescindere dall'investire sulle giovani generazioni".

L'onorevole Fassino ha raggiunto poi San Benedetto del Tronto, dove presso la Palazzina Azzurra ha incontrato la stampa e gli operatori turistici.

"Dobbiamo credere nella politica di valorizzazione turistica - ha dichiarato Fassino, in risposta agli interventi iniziali del segretario regionale della Confesercenti, Paolo Perazzoli, e del sindaco Giovanni Gaspari -. Abbiamo un patrimonio straordinario da valorizzare, e beni non delocalizzabili. L'attuale politica sull'immigrazione attuata dal Governo - ha proseguito Fassino -, non facilita certo i flussi turistici per via delle restrizioni dei visti d'ingresso. Oltre a ciò, c'è il problema di una parità di condizioni tra operatori, da agevolare attraverso una riduzione dell'Iva, una politica del credito più confacente in grado di rilanciare gli investimenti, c'è la necessità di innovare le strutture ricettive, che non sono solo gli alberghi, con l'obiettivo di destagionalizzare il turismo. C'è anche bisogno di una nuova politica portuale, in un Paese quale l'Italia, paragonabile ad un gigantesco porto ed ogni città di mare una banchina, con il Mediterraneo una grande piattaforma logistica. Una politica portuale che non può prescindere dall'interessare anche il settore del diporto".

Altro tema toccato, quello dell'adeguamento dei canoni demaniali e quello delle politiche turistiche sostenute dagli enti locali.

Mandozzi: "La Provincia è attesa a un grande salto di qualità, dove l'integrazione tra turismo e cultura rappresenti anche un'occasione di confronto tra istituzioni ed operatori di settore". "Meno ‘Palazzo', più territorio", la parola d'ordine coniata per sé dal candidato Presidente della Provincia, "per capire al meglio quali sono le esigenze e quali risposte più appropriate dare a quanti operano ogni giorno sul campo".

30/05/2009





        
  



5+3=
Fassino alla palazzina azzurra
Fassino alla Elantas Deateach
Mandozzi e Fassino

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