La reazione di Paolo Forlì al mio intervento mi pare piuttosto esagerata.  Il coordinatore di Forza Italia ha definito le mie affermazioni, ingiuriose, violente, al limite della querela. In fondo non credo di aver detto parole diverse da quelle del Sindaco quando il 16 novembre scorso, all'indomani dell'ennesima lacerazione nel centrodestra, riferendosi a Forza Italia disse: “Non si possono dimostrare compattezza e unità d'intenti solo quando ci si presenta a chiedere posti e favori per i propri esponenti”. Di fronte a tale accusa, riferita solo al suo partito, non ricordo una particolare presa di posizione di Forlì.

Se proprio vuole rammaricarsi Forlì lo faccia, sia da cittadino, sia da esponente politico, perché il suo partito è protagonista del declino di questa città, così come credo lo stia facendo gran parte dei cittadini.

In quanto a preparazione politica credo che i compagni del mio partito che a vari livelli hanno amministrato e stanno amministrando qualcosina mi abbiano insegnato. Se questo non dovesse essere sufficiente e se la mia formazione politica fosse proprio scarsa potrei sempre prendere lezioni di politica amministrativa dalla Casa delle Libertà e scoprire così i segreti della brillante azione amministrativa con cui stanno governando San Benedetto. Imparerò finalmente, oltre alle regole di un partito democratico anche la filosofia di un partito di latta.