Messa in sicurezza del Paese Alto: i lavori terminano a metà giugno
San Benedetto del Tronto | LAmministrazione comunale lo ha comunicato direttamente ai cittadini durante un incontro pubblico che si è svolto martedì 3 maggio.
Messa in sicurezza del Paese Alto - incontro pubblico
Tutti i dettagli di questo intervento sono stati illustrati mercoledì 4 maggio nel corso di un incontro pubblico che si è svolto presso la scuola elementare "Marchegiani" in via Peppino Impastato, al Paese Alto, con la partecipazione di alcune decine di cittadini e membri del comitato di quartiere. Presenti anche il sindaco Gaspari, l'assessore all'Ambiente Canducci, l'arch. Giuseppe Guerrieri, progettista e direttore dei lavori, l'ing. Enrico Offidani del settore "Progettazione opere pubbliche" del Comune, responsabile del procedimento. Il termine della metà di giugno dovrebbe essere quello definitivo, salvo condizioni di maltempo o altri imprevisti.
Nel corso della serata, in particolare, è stato spiegato che i lavori si svolgono sotto la sorveglianza delle Sovrintendenze dei Beni Archeologici e dei Beni Culturali di Ancona. La prima per analizzare di volta in volta tutti i reperti emersi , porzioni di anfore romane in piazza Sacconi e un pezzo di muro di cinta di quello che doveva essere il "Castello di San Benedetto" all'incrocio tra la via Voltattorni e la via Case Nuove. La seconda per lo studio del disegno architettonico e dei materiali impiegati nel rifacimento della pavimentazione.
I lavori in corso al Paese Alto erano attesi da sempre, e finalmente sono partiti. Un secondo finanziamento, di 500 mila euro, è già stato assegnato al Comune di San Benedetto, ma non ancora erogato dal ministero delle Politiche ambientali.
L'Amministrazione comunale ritiene tuttavia che questi fondi dovrebbero arrivare, dal momento che la zona del Paese Alto è stata classificata "a rischio idrogeologico", motivo per cui al completamento di ogni stralcio potrebbe essere erogato un ulteriore finanziamento, fino a copertura dei sei milioni di euro originariamente richiesti per un intervento "risolutivo" dei problemi di dissesto idrogeologico determinati dal crollo delle cavità sotterranee, in parte imputabile alle infiltrazioni d'acqua anche derivanti dal cattivo funzionamento delle condutture fognarie e dalla presenza di scarichi non correttamente allacciati alla fogna nera, ovvero quegli interventi realizzati in piazza Sacconi e nelle vie citate, bonificando letteralmente la zona.
|
04/05/2011
Altri articoli di...
Cronaca e Attualità
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
San Benedetto
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji