"Non vogliamo fare discorsi politici o propagandistici ma attenerci a fatti surrogati da documenti ufficiali". Con queste parole Marco Lorenzetti, capogruppo Udc fa una cronistoria delle opere completate dal 1997 al 2005 quali, tra le altre, il Mercato Ittico, l'Impianto Acqua Salata, la Messa a norma della banchina e gli asfalti. Molti di questi lavori realizzati grazie a contributi settennali elargiti dai fondi CEE come il Molo Sud (85%), il parcheggio di Mar del Plata (85% circa)e così via.

Entro maggio scadono i termini per essere ammessi al bando di partecipazione per il settennio 2006-2013. Secondo l'esponente di opposizione, se non ci attiva immediatamente, si perde l'occasione per poter usufruire di importanti contributi che potrebbero essere utilizzati per realizzare opere vitali per lo sviluppo della città. L'Udc ne propone alcuni tra i quali: la messa in sicurezza di tutta l'area ad est della Capitaneria per l'ampliamento della zona parcheggi all'interno della darsena, progetto per un'area parcheggi in prossimità della Sentina a sud di via San Giacomo restando all'esterno dell'Oasi. Cosa ne è stato della costruzione del porto peschereccio perpendicolare alla banchina Malizia per l'attracco dei pescherecci e eventualmente dei futuri catamarani. Per il progetto, ricorda Lorenzetti, è pronto un finanziamento di 1 milione 800 mila euro.

Il 18 agosto l'assessore Giancarlo Vesperini (LL.PP) conferma che è in corso un progetto appaltabile da parte del GenioCivile OO.MM finanziato dal D.M. 5973 del 16 ottobre 2003. Lo scorso 27 aprile il Ministro Di Pietro risponde alle interrogazioni del senatore Amedeo Ciccanti (27/6/2006-27/3/2007)comunicandogli il suo personale interessamento per lo sblocco dei lavori. "Ad un anno dell'insediamento di questa nuova Amministrazione- sottolinea Lorenzetti- i lavori sono ancora fermi. Certe pratiche, specie quelle in itere presso i ministeri, andrebbero sollecitate e seguite di persona per far sì che non si accodino dietro alle migliaia di altre provenienti da tutto il paese".

Il Piano Pluriennale 2005-2007 delle Opere pubbliche dell'amministrazione Ministero di Ancona prevedeva la realizzazione di una prima fase di opere di ampliamento del Porto di San Benedetto, consistenti nel prolungamento del "molo foraneo sud di sopraflutto" e la realizzazione del nuovo molo nord, per un importo totale di 22 milioni 500 mila euro ma, fa rilevare l'esponente di minoranza, ad oggi nessun amministratore ha avuto contatti con gli enti preposti e il progetto, insieme al finanziamento, sembra essere fermo al Ministero delle Infrastrutture.

Così come sono rimasti al palo il dragaggio per la messa in sicurezza del Porto Peschereccio per salvaguardare la sicurezza degli operatori del mare e dei loro natanti in uscita ed entrata dal porto. Questo nonostante lo stanziamento di 1 milione 150 mila euro di cui 650 mila per il 2006 e 500 mila per il 2007. Il 17 novembre dello scorso anno alcune associazioni produttive tra le quali le cooperative Franco Cameli Pescatori Sanbenedettesi, i due Cantieri Navali ICAN Marcheggiani e Francesco Ascolani scrivono, tra gli altri, al Prefetto di Ascoli Piceno per far rilevare come "...non è più rinviabile un immediato intervento urgente al fine di ristabilire subito le condizioni di sicurezza in entrata e in uscita dal porto e richiediamo un immediato intervento di escavazione del porto peschereccio sanbenedettese".

Da allora solo una serie di dichiarazioni da parte della Giunta nelle quali si dava per imminente l'inizio dei lavori (25/10/-21/11/ 15/12/2006). Il risultato, sottolinea l'ex assessore alle Attività Produttive è che il 20 aprile del 2007 arriva un comunicato ufficiale per il quale i lavori di dragaggio sono stati appaltati dal Genio Civile delle opere marittime di Ancona. Dopo le analisi la Regione Marche dovrà autorizzare l'escavo dell'imboccatura e la messa a rinascimento: operazione quest'ultima, che con ogni probabilità verrà compiuta dopo l'estate. Quindi altra attesa ed ulteriore perdita di tempo prezioso, asserisce Lorenzetti.

Questo nonostante che nella seduta consigliare del 15 dicembre 2006 egli, memore della solita lunghezza di questi iter, avesse proposto al sindaco, un intervento di somma urgenza per cercare di diminuire la pericolosità dei fondali in attesa di un intervento più massiccio. Ultima stoccata il rappresentante dell'Udc la riserva per la polemica della pesca sottomisura che ha provocato a suo tempo molto malcontento tra le associazioni pescherecce.

"Quando proposi un grado di tollerabilità per il pescato sottomisura- ironizza Lorenzetti- ci mancò poco che il sindaco mi desse del matto. Ma i fatti dicono ben altro". Nel frattempo il regolamento CEE pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ha: tolto dalla specie protetta e dall'elenco misurazione la "rana pescatrice (o rospetto)", e stabiliti per il "merluzzetto" una tolleranza sul pescato del 15%. Considerando tale limite anche in ciascuna transazione commerciale successiva alla pesca a livello nazionale e internazionale fino al 31 dicembre 2008.