Ostetricia e Chirurgia: Nessun dorme. E i cittadini tornano.
| SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Prima tappa della nostra inchiesta sulla sanità sambenedettese: due reparti portanti in evoluzione.
di Giovanni Desideri
Sono i nuovi arrivati, ma non giovani intimoriti, al contrario. Il dott. Marco Mattucci è il Direttore dell'Unità Operativa di Ginecologia/Ostetricia, mentre il dott. Eugenio Morsiani regge il ponderoso reparto di Chirurgia Generale. Un tempo si sarebbe detto 'primari', oggi la locuzione s'allunga.
I nuovi direttori (primari) sono giunti in riviera da meno di un anno, nell'estate del 2002.
Per correttezza, bon ton, galanteria non lanciano alcuna invettiva sui mali che hanno trovato all'insediamento, preferendo parlare delle cose fatte da allora e di quelle da fare. Spiriti positivi.
Al reparto di Ostetricia/Ginecologia gli interventi sono più visibili (v. la nostra cronaca del 17/4): la vasca per il travaglio e il parto in acqua è la realizzazione che più salta agli occhi.
Ma in Chirurgia il lavoro non è stato da meno, con nuove specializzazioni e collaborazioni (Ascoli, Ancona) e attività ambulatoriali. Il primo dato comune, infatti, è proprio questo: l'ospedale cittadino ha un tasso di dispersione inaccettabile, con la metà circa dei pazienti che ricorrono a cure fuori città.
Su questo dato sta lavorando la dirigenza della A.s.l. n. 12 (dal commissario Mauro Marabini in giù) e ogni singolo reparto. Ed è per questo, appunto, che si è potenziata l'attività ambulatoriale, non solo a Chirurgia, ma anche a Ginecologia. Entrambi i reparti, come si diceva, hanno stabilito proficue collaborazioni con ospedali regionali, quello di Ascoli e quello universitario di Ancona. Medici dei due nosocomi operano regolarmente nella nostra città, assistiti dalle équipe del posto.
Nuovi servizi, risultati. Ginecologia: cura dell'intero 'percorso nascita', i nove mesi della gravidanza.
Strumenti:
a) introduzione della tecnica della 'miocentesi' (diagnosi precoce delle alterazioni genetiche del feto, intorno alla sedicesima-diciottesima settimana di gravidanza e possibilità di intervento conseguente);
b) vasca travaglio/parto, di cui si è detto (non di poco momento la diminuzione del dolore); c) riabilitazione del piano perineale nelle puerpere in ambulatorio appositamente attivato, mediante esercizi ed elettrostimolazione locale. Con funzione preventiva del prolasso genitale e dell'incontinenza urinaria nelle puerpere; con funzione curativa e diagnostica nella donna adulta, affetta da tali patologie.
Da ultimo ma non ultimo: l'incremento significativo della 'laparoscopia', tecnica mininvasiva impiegata un tempo per l'osservazione diagnostica, oggi ampiamente diffusa in chirurgia, con grandi vantaggi. Evita infatti il taglio sull'addome, le infezioni, le aderenze, il dolore post-operatorio, il danno estetico e permette un più rapido recupero. Risultati complessivi: benché dopo la chiusura dell'analogo reparto presso la clinica 'Villa Anna', le nascite in ospedale sono aumentate del 20% durante i primi mesi dell'anno. Ma non solo i parti: sono aumentati pure i ricoveri in ginecologia e gli interventi chirurgici.
Chirurgia. Senza nulla togliere al precedente, uno dei reparti tradizionalmente più qualificanti di un'intera struttura ospedaliera. Risalta la nuova dotazione di uomini e mezzi: un ecocolordoppler, attrezzature per gli interventi operatori, personale medico specializzato nella chirurgia toracica.
Dei risultati il dottor Morsiani va fiero:
interventi chirurgici incrementati del 30% ed effettuati ormai cinque giorni a settimana, contro i due precedenti, spesso su due tavoli simultaneamente. E un asso nella manica: un 'Documento di riorganizzazione e riqualificazione dell'unità di Chirurgia Generale', che è un punto di riferimento per ogni aspetto della vita del reparto, dall'organizzazione del lavoro interno, agli obiettivi generali.
Una carta per il controllo trimestrale del lavoro svolto e da svolgere. Nuove specializzazioni ambulatoriali e operatorie: senologica, proctologica, chirurgia vascolare, diagnostica doppler. Anche qui nuovi interventi laparoscopici e di chirurgia urologica.
Infine, tutti sottolineano che con questi interventi la spesa non è stata incrementata.
Parole d'ordine: riorganizzare, motivare, evitare gli sprechi.
Il nuovo contratto dei direttori (primari) non perdona: verifica ogni anno da parte del Direttore Generale e possibilità di essere licenziati ogni cinque.
La cittadinanza tornerà ad avere fiducia in una struttura da cui è fuggita in passato?
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06/05/2003
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