Che fine farà il Poliambulatorio?
| SAN BENEDETTO - Polemiche e dibattiti sulla prossima chiusura del distretto ASL di Porto D'Ascoli, difeso ad oltranza da FI e AN.
di Alessandra Clementi
Polemiche e dibattiti ha suscitato la notizia della prossima chiusura del distretto Asl a Porto d'Ascoli. A scendere in campo anche i partiti, Forza Italia e il consigliere di Alleanza Nazionale Benito Rossi difendono ad oltranza il poliambulatorio.
"I costi- afferma Rossi- rappresentano il prezzo di una valida sanità e solo una sana programmazione potrebbe salvarci dal baratro. Voler chiudere il punto di riferimento sanitario in via Mare sembrerebbe solo voler applicare una pezza che assomiglia tanto a quella di voler aprire medicina d'urgenza al quarto piano. Purtroppo gli indirizzi della sanità Regionale non incoraggiano il commissario straordinario dr. Marabini ad attuare un metodo programmatico che favorisca le aspettative dei cittadini dal confine di Grottammare al confine di Martinsicuro, ma ci induce a pensare che nella Asl ci sia la chiara volontà politica regionale a non rilanciarla ma forse più probabilmente a 'lanciarla'.
In qualità di consigliere comunale e presidente del circolo AN di Porto d'Ascoli sono in disaccordo con la chiusura del centro per il fatto che viene presentata in totale isolamento rispetto ad un auspicabile nuovo assetto di ridefinizione delle attività territoriali che dovrebbero investire tutto il comprensorio della Asl 12".
"Porto d'Ascoli- afferma il consigliere di FI Paolo Forlì- è una realtà importante e necessita di una struttura sanitaria decentrata di grande rilievo e riteniamo che i servizi sanitari debbano essere potenziati con investimenti in termini economici e umani alla luce di una sempre maggiore domanda. Nessun taglio dei servizi può essere previsto da nessuno. Il nostro è un partito moderato e pronto a farsi garante delle esigenze dei cittadini e di ogni categoria in maniera sempre molto ragionevole e ragionata, ma su questa triste eventualità noi di FI siamo pronti a manifestare e a mobilitarci con tutte le nostre forze affinché vengano difesi i diritti dei cittadini di Porto d'Ascoli che meritano le stesse attenzioni di quelli del resto della nostra regione. Il partito è già mobilitato: Ancona non dovrà permettersi di mettere le mani sulla nostra Porto d'Ascoli".
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06/05/2003
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