Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Indici statistici e federalismo fiscale a San Benedetto

San Benedetto del Tronto | Crisi economica: potrà la legge sul federalismo fiscale determinare un equilibrio socioeconomico più equo?

di Felice Di Maro

A San Benedetto del Tronto la crisi economica sta colpendo in prevalenza i ceti sociali più deboli. Potrà la legge sul federalismo fiscale determinare un equilibrio socioeconomico più equo? Quale ruolo potrebbero avere gli indicatori economici? L'indice d'invecchiamento è pari al 55.8% e dall'Eurispes è stato considerato alto. Quali politiche bisogna attuare?

Si saluta con piacere che la città di San Benedetto del Tronto è all'attenzione degli analisti economici. Ma è da rilevare che sono motivati solo verso sono gli operatori economici di rilievo anche se l'Università Politecnica delle Marche il 29 aprile presso la sede di Porto d'Ascoli in un seminario pubblico e gratuito ha presentato il quadro in progress degli effetti della nuova legge del federalismo fiscale sul territorio e negli enti locali approvata nello stesso giorno dal parlamento.

La legge sarà operativa non prima del 2016 ma già nell'immediato futuro potrebbero esserci possibilità di riequilibrio sociale se ovviamente cambia la musica negli enti locali. Purtroppo il giorno dopo, Katia Giusepponi, docente di programmazione e controllo presso l'Università di Macerata in un convegno presso l'Auditorium comunale ha presentato vari studi sui servizi alla persona, che proprio non offrono speranza.

Ho già presentato osservazioni ma delineare un quadro dei riferimenti per cogliere maggiormente le tendenze in atto ragionando sui dati statistici penso che potrebbe essere di qualche interesse. Se Katia Giusepponi pubblicherà gli Atti del convegno citato assicuro che ritornerò su quegli aspetti che necessitano riconsiderazioni. Al momento mi limito a segnalare la distanza tra quadro giuridico nazionale che avremo con la nuova legge sul federalismo e criticità seppur in un solo settore, quello dei servizi sociali.

Intanto faccio osservare che non condivido che nella "Relazione tecnica al Bilancio di Previsione 2009" del comune di San Benedetto del Tronto si afferma che il comune è un'organizzazione aziendale e che non fa eccezione nel seguire obiettivi immediati e di medio periodo. Il comune è un ente locale e non un'azienda! Se fosse tale dovrebbe anche offrire ai soci e cioè a tutti i cittadini il quadro delle strategie in progress.

Strategie quindi e parlo naturalmente di atti operativi facilmente interpretabili e non deliberati soltanto dal consiglio comunale, che dovrebbero assicurare la fruizione di servizi sociali rispondenti alla sfera dei bisogni collettivi e personali che per definizione sono sempre in evoluzione.

Dove sono queste strategie! Sono nascoste negli studi per pochi! Sia chiaro e senza equivoci, gli investimenti che aumentano i redditi delle imprese o comunque degli operatori economici e quindi non a tutti i cittadini sono sempre in aumento e chiaramente pubblicizzate e con raffinate campagne mediatiche.

Spese del personale e indebitamento non consentono di finanziare adeguatamente servizi sociali in funzione dei bisogni delle nuove povertà . Contro quei cittadini che al mercato fanno la spesa alimentare con 10 euro quando va bene, a San Benedetto tutte le amministrazioni comunale che si sono avvicendate si sono maggiormente spese e con piacere "sociopolitico" verso ospiti attesi e desiderati come i turisti e quelli non proprio attesi, gli stranieri, extracomunitari o meno. Chi è residente deve pagare solo le tasse e non ha possibilità di far valere il peso del suo tributo nelle scelte che fanno sindaco, assessori, e consiglio comunale. Con la nuova legge del federalismo fiscale le cose potrebbero cambiare. Personalmente reputo altamente positivo che è stata largamente condivisa da tutti i gruppi parlamentari. Ma siamo solo all'inizio di una lotta che sarà dura. In Italia è un dato costante che niente si ottiene senza lotta. La nostra Costituzione è il frutto della resistenza del popolo italiano contro il fascismo e il nazismo.

Ma quale potrebbe essere la strada a breve da percorrere? Osserviamo gli indici statistici. Nel "Bilancio sociale" inviato a tutti i cittadini di San Benedetto a cura dell'Eurispes Marche a pag.5 si dichiara che "l'indice di invecchiamento, ovvero il rapporto tra popolazione residente con età di 65 anni e oltre e la popolazione residente totale, moltiplicato per cento, è pari a 23,2". Si tratta di un dato non proprio diverso da quello di altre località similari.

Ma purtroppo Il tasso di dipendenza strutturale, e cioè il rapporto tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 e oltre) e la popolazione in età attiva (15-64 anni) è pari a 55,8". E questo, decisamente è alto. Gli anziani crescono nella tendenza nazionale ma non condivido che la popolazione non attiva domina su quella attiva. Chiedo scusa ma siamo a livello di infantilismo politico. Se su ogni cento residenti, 56 sono non attivi. Le ragioni dipendono dalla non attivazione di politiche sociali ed economiche da parte del comune e più in generale dall'ente Provincia che A San Benedetto è inadempiente.

A San Benedetto esiste certo economia pubblica ma solo per alcuni operatori come imprese edili e alberghiere e turistiche in genere. La crisi economica in atto peraltro sta coinvolgendo cittadini non attivi verso il lavoro volontario che al di là che è una ottima cosa non produce comunque nessun flusso di liquidità aggiuntivo. In pratica il reddito pro-capite resta uguale anche se nel sociale si hanno indubbi vantaggi. Si saluta chi si impegna.

Quali politiche dovrebbe mettere in campo il comune di San Benedetto? Intanto dovrebbe coinvolgere i non attivi verso almeno un insieme di possibili attività. Il comune dovrebbe essere il motore di una nuova politica economica? Sì, dovrebbe, è la risposta. Con il federalismo fiscale sarà possibile? Sì, sarà possibile, ovviamente ci vorrà un cambiamento radicale a livello di volontà politica anche dei cittadini non attivi che da spettatori dovranno diventare protagonisti.

Mi si spieghi perché studenti e pensionati non possono svolgere attività mirate e ricevere un compenso in denaro' Si dice che questo a San Benedetto toglierebbe il lavoro ai disoccupati. Bene! Però se questi cittadini fanno lavoro di volontariato va bene. Perché? Spiegate! L'obiettivo è quello di cambiare, e cambiare tutto, ma fare in modo che non si muova niente.

06/05/2009





        
  



1+4=

Altri articoli di...

Economia e Lavoro

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
24/10/2022
Premi di studio della Banca del Piceno a 59 giovani (segue)
24/10/2022
Clinica Villa dei Pini: arriva l’innovativa Risonanza magnetica (segue)

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji