In una fase storica in cui il Nucleo Industriale si trova fatalmente a vestire i panni dell’ente più rappresentativo dell’ambito territoriale della “nuova provincia di Ascoli Piceno”, con i suoi 29 Comuni  consorziati, si è arrivati all’appuntamento con il bilancio di previsione 2004 discusso nel Consiglio Generaledel 28 Maggio u.s.

 

Il bilancio deliberato è stato predisposto sostanzialmente sulla base di alcune linee guida dettate dalle esigenze infrastrutturali del nostro territorio e dalle istanze degli industriali. Da una parte si è avvertita la necessità di indirizzare le scelte nella direzione di un completamento infrastrutturale degli altri agglomerati industriali, che per logiche ragioni storiche non hanno la stessa dotazione di tutti i servizi primari (Acquedotto industriale, depurazione, metanizzazione, sistema fognario) come avviene per l’agglomerato di Ascoli Piceno.

 

Dall’altra si è prestata un’attenzione particolare alla risorsa idrica ed in particolare al suo riutilizzo nell’ottica di una maggiore tutela ambientale.

 

Sulla base di questi indirizzi sono stati previsti interventi come la Metanizzazione Castignano – S.M. Goretti, la Rete dell’acqua potabile nell’agglomerato Industriale di Arquata, le Opere di urbanizzazione per l’area ex Vallorani in zona Castagneti-Marino, il Prolungamento dell’acquedotto industriale di Ascoli Piceno, l’Impianto di raffinazione delle acque effluenti dall’impianto di depurazione sito in zona Campolungo.

Si andranno ad effettuare, per la prima volta dai tempi della Cassa del Mezzogiorno, interventi di manutenzione straordinaria della Viabilità nell’agglomerato Monsampolo-Monteprandone per sistemare alcuni tratti che si trovano in uno stato di totale abbandono. 

 

Il Piceno Consind ha posto, inoltre, tra i suoi programmi, punti qualificanti per fornire servizi alle imprese attraverso il potenziamento dello Sportello Unico, lo sviluppo del marketing territoriale e l’innovazione tecnologica, la partecipazione a progetti di Internazionalizzazione insieme ad altri 5 consorzi industriali di Marche e Lazio al fine di ottenere un miglioramento della competitività e favorire l’integrazione delle piccole e medie imprese.