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Arriva "Sin City"

| ROMA - Tra cinema e fumetto il nuovo film di Robert Rodriguez (e Quentin Tarantino), nelle sale il 2 giugno 2005.

di Rossella Rinaldi

Sin City


Reduce dai fasti dell’ultimo Festival di Cannes, dove è stato presentato in concorso, arriva anche in Italia, distribuito dalla Buena Vista, l’ultima fatica del talentuoso regista americano Robert Rodriguez, Sin City, film ispirato alle pagine disegnate da Frank Miller.

Sin City nasce nel 1991 e rivoluziona il mondo del fumetto per la sua originale atmosfera e crudezza: Miller, richiamandosi alle atmosfere dei noir americani degli anni ‘50, costruisce un’allegoria della città oscura e tentacolare, un mondo oscuro popolato solo da prostitute, poliziotti corrotti e malviventi, dominato dalla violenza. Questo spirito non poteva non interessare uno dei più  innovativi registi statunitensi, reduce dal successo della trilogia per ragazzi Spy Kids: in realtà di origine messicana, Rodriguez si fa già notare grazie al suo primo film El Mariachi, girato e autoprodotto a soli 23 anni con un budget di 7000 dollari. Il film non solo è stato comprato e distribuito dalla Columbia, ottenendo incassi straordinari, ma è riuscito a portare alle luci della ribalta internazionale il protagonista Antonio Banderas, che ha partecipato anche al seguito, Desperado. Il nome di Rodriguez è spesso avvicinato a quello del regista Quentin Tarantino: non solo sono accomunati da una certa propensione al cosiddetto gusto “pulp”, ma sono molto amici e hanno girato due film insieme, gli irriverenti Four rooms e Dal tramonto all’alba. Proprio Tarantino è regista “ospite” di questo film, di cui ha girato una scena dal tocco geniale, alla simbolica cifra di un dollaro.

Rodriguez ha scelto proprio lo stesso Frank Miller per co-dirigere la pellicola. Per questo ha dovuto dimettersi dall’associazione dei registi americani, secondo cui non ci possono essere due registi per film.
Nei suoi Troublemaker Studios ad Austin, Texas, Rodriguez ha chiamato un cast stellare: solo per citarne alcuni nomi dei partecipanti, Bruce Willis, un irriconoscibile Mickey Rourke (che recita coperto da una maschera che lo sfigura completamente), Benicio Del Toro, Rutger Hauer, Jessica Alba, Rosario Dawson, Michael Madsen, Clive Owen, Brittany Murphy, Josh Hartnett, Elijah Wood.

Tutti sono rimasti stupiti positivamente dall’originale modo di girare dei registi.
Gli attori infatti non erano circondati da un set reale e a  volte nemmeno dai loro partner! Tutte le scene sono state girate sullo sfondo di un “green screen”, ovvero uno schermo neutro, mentre l’ambiente che si vede sul grande schermo è stato tratto dalle pagine disegnate e trasposto digitalmente sulla pellicola tramite un’operazione di “morphing”: solo allora sono stati inseriti gli attori in carne ed ossa. In pratica una perfetta e filologica riproduzione tridimensionale dei fumetti.

Rodriguez ha scelto tre storie tra quelle disegnate da Miller, rappresentative dell’intero mondo di Sin City. Marv, un guerriero della strada dal volto sfigurato, che incontra una stupenda ragazza che viene uccisa durate la loro unica notte di amore: la sua furia non si placherà finché non la vendicherà. Dwight è un investigatore privato che uccide un poliziotto corrotto mettendo nei guai le “signore della notte”, padrone della Città Vecchia. Dopo un’intensa lotta notturna insieme riusciranno a vincere contro una pericolosa organizzazione malavitosa che li minacciava. Infine John Hartigan, ultimo poliziotto onesto di Sin City, pagherà a caro prezzo la protezione di una bambina undicenne dalle ire di un maniaco omicida figlio di un potente senatore.

Le vicende e i personaggi sono molto crudi, violenti, ma ancora più affascinanti perché intrisi di un romanticismo di fondo che stride con l’ambiente in cui si muovono.

01/06/2005





        
  



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