Basta chiusure e licenziamenti"
Ascoli Piceno | Sincobas: "Gli industriali devono tornare a investire sul territorio e credere nelle risorse umane locali"
di Coordinamento Sincobas di Ascoli Piceno
Basta con la continua chiusura di fabbriche, trasferimenti allestero, licenziamenti e impoverimento del Piceno. Gli industriali devono tornare a investire nel territorio, a utilizzare i sostegni della Regione e della Provincia, credendo nella professionalità dei lavoratori e di tutte le risorse umane locali.
Andrea Quaglietti, coordinatore provinciale del Sincobas di Ascoli, torna a lanciare lallarme per la situazione del lavoro e delloccupazione nel comprensorio ascolano, allindomani dellennesimo annuncio di crisi e possibile delocalizzazione produttiva di un industria della zona (la Cisa di Monsampolo, 150 operai a rischio).
E impossibile proseguire in questa direzione denuncia con forza Quaglietti e lasciare che migliaia di persone, nel giro di pochi anni, rimangano senza un lavoro e un reddito per se stessi e le loro famiglie. Gli imprenditori, soprattutto quelli più grandi non possono più continuare a fuggire dal territorio e programmare un trasferimento delle attività allEst o in Asia, con la scusa del costo del lavoro e delle difficoltà economiche. Se andiamo avanti a ridurre così i costi aggiunge il coordindatore Sincobas e tanto più a mettere in mobilità e licenziare gli operai e gli impiegati, chi riuscirà più a consumare, comprare i prodotti e far muovere leconomia complessiva ? A cosa serve un Europa che lascia che tutto questo accada ?.
Per il sindacato dei comitati di base, inoltre tutto ciò sta portando ad un aumento senza limiti della conflittualità sociale, in un clima che non favorisce le possibilità di ripresa : Stiamo ricevendo decine e decine di segnalazioni e denuncie di licenziamenti individuali prosegue Quaglietti che sono il sintomo evidente di un emergenza e di un degrado che bisogna combattere, pena il rischio di una crescita del livello di scontro.
Regione Marche e Provincia di Ascoli stanno fornendo alle imprese strumenti e risorse affinché chi vuole restare a produrre nella zona lo possa fare, in maniera utile per tutti. Perché le industrie, invece di fare portafoglio con questi soldi e poi scappare in Romania o in Cina, non utilizzano queste risorse e queste agevolazioni per tornare a investire nel Piceno, credere nella competenza e professionalità di lavoratori che sono in grado di realizzare prodotti e servizi di qualità ?
Io credo che non possiamo imitare la Cina o i paesi dellEst Europa, e che loro si devono adeguare al nostro sistema sociale e non noi al loro. Nel caso contrario, e senza interventi forti e adeguati allopposto di quanto prevede la Direttiva Bolkenstein la crisi non si fermerà, e avrà effetti dirompenti e imprevedibili.
Per informazioni : tel 349-4103507; 0736-256243.
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01/06/2005
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