Il Presidente della Regione Gian Mario Spacca parteciperà al Pellegrinaggio. <Ci sarò senz’altro – ha detto - a meno di impegni imprevedibili. Farò una parte del percorso; non tutto perché soffro di una spiacevole tallonite>.

 

Spacca è già stato 2 volte al Pellegrinaggio e dice di essere rimasto colpito <dallo spirito complessivo, profondamente coinvolgente. La simbologia della partecipazione di tanti giovani, la fatica di crescere e di condividere il cammino dell’esistenza, facendo “un passo dopo l’altro” per raggiungere la meta>.

 

Che cosa lo ha spinto a partecipare al cammino?

 

Il momento che stiamo vivendo richiede tanta coesione, unità, solidarietà. Anche la Regione vuole interpretare queste necessità e farle sue con la consapevolezza che solo così si potrà avere una prospettiva di futuro soprattutto per i giovani.

 

Quali sono le priorità civili e culturali, in questo momento, per la gente marchigiana?

 

Riscoprire il valore dell’essere comunità, lo spirito morale che ha fatto crescere le Marche. Sono importanti soprattutto la fiducia, la passione, il lavoro, la solidarietà perché tutti si sentano parte di un progetto e nessuno resti solo con la propria sofferenza.

 

Al pellegrinaggio partecipano soprattutto i giovani, cosa pensa di fare per loro il presidente della giunta?

 

Ascoltarli, partecipare ai loro progetti. Si possono costruire con loro le azioni di governo specificatamente dedicate ai giovani. Si possono riassumere nella volontà di rimuovere gli ostacoli alla loro libertà di crescere, all’affermazione delle proprie aspirazioni e alla conquista degli spazi di protagonismo nella società. Politiche di diritto allo studio, iniziative che diano più certezza nel mondo del lavoro,  formazione anche di sostegno alle fasce più fragili e alle categorie svantaggiate, azioni per lo sport e la cultura per agevolare la relazione con i beni culturali, stimolando la creatività giovanile e promuovendo l’associazionismo.

 

Viviamo in una società in evoluzione velocissima e le nuove generazioni non hanno più il sistema di certezze dei nostri padri: le istituzioni devono aiutare i giovani a stare dentro il cambiamento, a non essere sopraffatti nella continuità dei valori.

 

Ci sono delle intenzioni che il dott. Spacca intende portare con sé a Loreto e che possono essere rese pubbliche?

 

L’affermazione dei valori che fanno bella la vita e la rendono degna di essere vissuta.

 

Quando ha conosciuto il fondatore del pellegrinaggio monsignor Vecerrica?

 

Qualche tempo prima che diventasse Vescovo di Fabriano, la mia città. I nostri rapporti sono buoni e di stima reciproca. Abbiamo diverse occasioni di incontro ed è piacevole ritrovarsi. E’ un’esperienza che arricchisce lo spirito ed è sempre un’utile occasione di approfondimento.

 

Cosa rappresenta Loreto per lei personalmente e per la gente marchigiana?

 

Loreto è per tutti un riferimento di spiritualità. E’ la città della Madonna. Una città che ha saputo conquistarsi un ruolo di grande rilievo nella Chiesa. Le iniziative che sono ospitate e che vedono Loreto periodicamente protagonista confermano questo ruolo sempre più significativo. Nel nostro programma di governo l’attenzione per la città della Madonna è massima e molte iniziative di prossima realizzazione si concentreranno proprio a Loreto.