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“Meno fisco, più cultura”

Ascoli Piceno | Platea illustre e relatori altamente qualificati per il secondo convegno sulla Responsabilità Sociale nelle Imprese di Assindustria.

di Stefania Mistichelli

Il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriale della Provincia di Ascoli Piceno sono riunisci a riunire attorno al tema delle imprese e degli investimenti nella cultura un sostanzioso gruppo di eminenti  operatori economici locali e nazionali, che si sono contraddistinti negli investimenti "etici" nella cultura, e di istituzioni pubbliche che hanno già sperimentato con successo forme di collaborazione con il mondo delle imprese.

Presenti in platea l’Assessore Provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi  e l’assessore comunale al Turismo Cesare Celani.

Il Presidente di Assindustria della Provincia di Ascoli Piceno Adriano Federici, il Sindaco Piero Celani e il Presidente del Comitato Regionale Giovani Imprenditori, Traiano Ruffo Campanelli, con i loro saluti, sono subito entrati nel vivo del discorso oggetto dei lavori, introdotti dagli interventi di Simone Mariani, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Assindustria di Ascoli e di Andrea Maria Antonini, Vice Sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ascoli Piceno.

Anna Maria Buzzi, Dirigente Generale al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha avuto il compito di parlare della legge Meandri sul Mecenatismo, che prevede degli sgravi fiscali per quelle aziende che collaborano con iniziative culturali.

Il Sindaco ha quindi ringraziato l’Assindustria per l’opportunità data con questo convegno di riflettere su di una normativa, che si auspica apra scenari nuovi, di progettazione coordinata tra pubblico e privato, volto al recupero ed alla cura del patrimonio locale.

A questo proposito l'Assessore Antonini ha sottolineato come da questa conferenza sia emerso un dato fondamentale, cioè che il rapporto tra pubblico e privato debba essere ridisegnato, attraverso l’apertura di un tavolo su cui confrontarsi, alla pari, sui progetti.

“Il comune fino ad ora non ha mai beneficiato della legge Melandri, che dà invece moltissime possibilità e vantaggi; l’esito naturale di questa conferenza sarebbe raggiungere un coordinamento tra pubblico e privato, puntando per esempio sulla creazione di un organismo, che abbia il compito di organizzare un evento importante per la città, che richiami turisti e che si ripeta di anno in anno.”

Importante tra gli altri l’intervento di Luciano Fabris, Assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo di Bassano del Grappa , primo Comune italiano che ha utilizzato le agevolazioni fiscale previste da tale legge.

L’Assessore ha spiegato come il Comune abbia maturato la svolta nella sua politica culturale nel 2001, in occasione del Premio Città della Cultura della Regione Veneto; allora si è inaugurato un nuovo modo di fare cultura, aperto al mondo delle imprese in modo ampio, e non più solo appannaggio della amministrazione.

Si è quindi sperimentata una nuova tipologia di partnership paritetica tra Amministrazione e aziende alternativa alla logica della sponsorizzazione.

Tale tipologia, come è emerso dal racconto della maggior parte degli imprenditori intervenuti per portare la loro testimonianza, ha portato non solo dei miglioramenti nel settore culturale, ma alle aziende stesse, in termini di ritorno d’immagine, di accrescimento dell’attaccamento del personale dipendente alla dirigenza, di ricadute in termini economici.

“La social responsability – spiega Filippo De Caterina, Responsabile Relazioni Esterne L’Oreal Italia – diventa un orientamento sano e produttivo dell’azienda, è una vera e propria opportunità di business”.

A questo proposito Gaetano Rinaldi, presidente di Italia Nostra, sostenendo il bisogno per la città di Ascoli di elaborare un progetto sullo sviluppo del Sistema Piceno, lancia una proposta: porre le basi per la creazione di un Distretto Culturale, che avrebbe il compito di tutelare, valorizzare e permettere la fruizione del patrimonio artistico e culturale, del patrimonio naturalistico e di quello delle tradizioni, tra cui non solo il folklore, ma anche l’enogastronomia, l’artigianato e l’agroalimentare.

La tavola rotonda, seguita agli interessanti interventi non ancora citati di Alessandro Beda, Vice Presidente Sodalitas, Bernardo Finco (Conceria Bernardo Finco spa di Bassano del Grappa), Vincenzo Marini Marini, Presidente Fondazione Carisap e Sergio D'Auria (D'Auria Industrie Grafiche Spa), ha previsto uno scambio di battute tra Umberto Antonelli, Presidente di Eurobuilding spa Servigliano, Fabio Dellantonio, Delegato “Education” Confindustria Marche, Battista Faraotti, Amministratore unico Fainplast srl, Stefano Gottin, Responsabile Segreteria Generale Banca delle Marche e Andrea Ugolini, Amministratore Delegato Industrie Pica Spa Pesaro, presidente Arti Visive Pescheria e Vice Presidente Assindustria Pesaro Urbino.
 
Dalla tavola rotonda, grazie anche al moderatore dei lavori Michele Romano, sono emerse delle linee guida sulla strada da percorrere: dall’invito di Faraotti di “sposare la cultura vivendola, non solo finanziandola”, alla “cultura dentro le aziende per accrescere il vantaggio competitivo” di Dellantonio, sono nati dei veri e propri slogan, fino all’apprezzato “Meno fisco, più cultura”, della dottoressa Buzzi.

I lavori sono stati conclusi, di fronte ad un attenta e numerosa platea, da Ettore La Carruba, Responsabile Nazionale per le Politiche Industriali e per le Politiche Sociali dei Giovani Imprenditori di Confindustria e da Giampiero Solari, Assessore ai Beni e alle Attività Culturali della Regione Marche.

La Carruba, portando i saluti di Matteo Colanino, neo presidente del Gruppo Giovani Industriali di Confindustria, si complimenta per il format della conferenza, con molte testimonianze di imprenditori, e per la capacità di affrontare trasversalmente un tema complesso come quello della responsabilità sociale dell’azienda.

La prima e unica responsabilità sociale – secondo La Carruba – è fare utile, senza paura o pudore di portare profitto nella propria società, perché è il guadagno che permette all’azienda di perpetuarsi a favore dei propri stakeholders. In Italia poi si tratta anche di essere “più partecipativi alla società civile, perché è solo così che può crescere l’amore per il nostro paese, detentore della cultura del mondo occidentale”.

Secondo Solari, “in un momento di spostamenti economici e mutamenti sociali, il dialogo tra le due entità del pubblico e del privato, apparentemente così diverse tra loro, è fondamentale, anche perché la cultura deve imparare molto dal privato, dove se non si raggiunge il risultato previsto si fallisce”.

La conferenza quindi, a seguito di un simpatico scambio di battute tra il Presidente Federici e l’Assessore Solari, sulla possibilità di ridurre il carico fiscale alle aziende, si è conclusa con l’augurio del moderatore Romano “Buona cultura a tutti!”.

10/06/2005





        
  



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