"Esplode nella nostra città il made in San Benedetto, la formula della spiaggia di notte e delle feste sul mare, ma l'ordinanza comunale richiama solo in parte quanto chiesto dalla nostra associazione", dichiara polemicamente Camillo Di Monte segretario provinciale Confesercenti.

"La nostra non sarà un'idea originalissima, visto che trae spunto dalla Spagna piuttosto che dalle coste californiane, ma è senza dubbio divenuto il nostro segno distintivo. Il Comune aveva promesso ai concessionari di spiaggia un no stop della musica per chi si fosse attrezzato a non superare un limite di decibel e così alcuni concessionari hanno speso anche diecimila euro per sofisticate apparecchiature.

Invece l'amministrazione ha adottato la politica "tutti contenti – tutti scontenti". Rischia così di svanire la possibilità, già emulata da altre riviere, di salire alla ribalta con un nuovo turismo che è quello del mare di notte che piace ai giovani e ai meno giovani. Gli chalet si stanno, infatti, attrezzando con idee da realizzare appena il nuovo piano di spiaggia sarà pronto, per fare della spiaggia il vero parco dei divertimenti della riviera delle palme. Naturalmente non è da sottovalutare il problema sollevato dagli albergatori per i gli ospiti che gradiscono una vacanza in pieno relax, ma la domanda che si pone è questa: non è forse questa  la dimostrazione di un turismo non programmato visto che nel raggio di pochi metri devono convivere esigenze diametralmente opposte?

Il problema, frutto di una promozione casuale e di un lavoro non coordinato tra tutte le forze di settore, Comune in testa, esiste, ma sarà risolto al solito modo: multe ai concessionari, buoni propositi ed il tutto rinviato al piano di spiaggia."