Trattenute dalla pensione. Totale: 61 euro. La storia di un pensionato
Ascoli Piceno | E' accaduto ad un pensionato ascolano che si è visto oltre mille euro di trattenute IRPEF. La sua pensione è ora di 61 euro. La UILP attacca.

Il rapporto tra cittadini e gli enti pubblici, nonostante i tentativi dell'attuale Governo e dei precedenti, di renderli più funzionali, continuano a vivere nel limbo della disinformazione. E' facile dunque che in questo modo si possa incappare in sorprese non propriamente piacevoli, ma soprattutto inaspettate.
La Segreteria della UIL Pensionati di Ascoli Piceno denuncia la situazione di un comune pensionato che, in questi gironi ha ricevuto, dalla banca, la consueta comunicazione dell'accredito di pensione del mese di giugno 2009 scoprendo di aver avuto un accredito ricevuto di soli 61,00 euro.
Questa è infatti la notizia choc che è emersa dalla comunicazione della banca ricevuta da un ns. associato relativa all'accredito della pensione del mese di giugno 2009. La comunicazione presenta una trattenuta di ben 978 euro alla voce "debito IRPEF" oltre alle canoniche 223 euro di trattenute IRPEF mensili. Tutto su una pensione lorda di euro 1293 e quindi di avere un importo netto di euro 61,00.
"Non è nostro compito, né intendo, discutere il merito di queste trattenute - afferma Francesco Fabiani, Segretario UILP - non ci compete e ci esimiamo dal fare del facile populismo sul teme delle imposte. Quello che invece ci preme sottolineare è l'aspetto informativo, totalmente assente, poiché il nostro pensionato afferma di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte degli enti preposti che hanno fatto eseguire tale trattenuta. Il che vista la cifra (978 euro) trattenuta era il minimo che si potesse fare. Inoltre anche se si volesse trascurare quest'aspetto (ma ci pare proprio il caso), proprio la consistenza dell'importo trattenuto evidenzia la necessità di una rateizzazione del debito IRPEF, eventualmente dovuto, specie per contribuenti anziani come nella situazione in specie. Contribuenti che visto l'importo potrebbero anche essere colti da malore! Per concludere, vorremmo sottolineare l'assurdità, per non dire l'umiliazione, di vedersi costretti ad affrontare un mese di vita con un reddito di 120.000 lire del vecchio conio cioè poco meno del salario giornaliero, lordo, del livello minimo di un operaio comune".
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10/06/2009
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Kevin Gjergji