Arrestati in flagrante due scassinatori pluripregiudicati
San Benedetto del Tronto | Un italiano ed un rumeno. Fermati proprio mentre nella notte cercavano di forzare l'entrata di un bar che si trova lungo l'argine dell'Albula. Rinvenuto un intero arsenale di sosfisticati arnesi da scasso.
di Carmine Rozzi
Nella mattinata di mercoledì al bar "Sosta" situato lungo l'Albula entrano come avventori due uomini. Ordinano una consumazione. Poi, uno dei due, si dirige verso la stanza dove sono disposti cinque videogiochi ed un cambio moneta automatico.
Con il passare delle ore i due ritornano più volte nel locale e uno dei due ritorna nella sala riservata ai videogiochi. L'inconsueto andirivieni non sfugge all'occhio del gestore e una volta che i due hanno lasciato per l'ennesima volta il locale si reca nel retro per dare un'occhiata al sistema d'allarme del locale. Come sospettava ne trova manomesso il sensore.
Senza indugio avverte il Commissariato di Polizia facendo una dettagliata descrizione dei due soggetti. Da quel momento scattano le operazioni tese a prevenire un'ormai certa azione criminosa. Che si avvera puntualmente nella stessa notte tra il mercoledì e giovedì. Alle 2,30 del mattino una pattuglia della volante vede avvicinarsi una Lancia Tema che si ferma all'altezza del bar.
All' interno ci sono i due avventori del giorno precedente ovvero Giampietro Antonini, al volante, del '51 di Viterbo e Ursu Constantin del '71, rumeno. Entrambi noti pluripregiudicati con numerosi precedenti a carico. L'Ursu scende dalla macchina e dopo essersi diretto nel retro del locale inizia a lavorare sull'inferriata di una delle finestre precedentemente manomessa. L'Antonini a sua volta dopo aver fatto manovra posiziona l'automezzo in modo da avere una chiara visuale del bar.
A questo punto intervongono gli agenti che provvedono al fermo dei due. Allo stesso tempo viene rinvenuto un intero arsenale di oggetti da scasso di vario tipo con alcuni congegni molto sofisticati il che la dice lunga sulla professionalità criminosa dei due. Dopo il fermo sono immediatamente associati al carcere mandamentale di Ascoli Piceno a disposizione del PM Cringoli con l'accusa di "tentato furto con scasso e possesso di materiale utile allo scopo".
Rimarranno in stato di detenzione fino a sabato mattina quando saranno processati per direttissima. Nel frattempo saranno vagliati attentamente tutti i verbali a loro carico per fondati sospetti che i due siano gli autori di altri furti del genere perpetrati nella zona. In particolar modo per quello che concerne l'Antonini che è già stato segnalato ed arrestato per altre attività criminose a Roma e a Trieste.
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14/06/2007
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