Si chiama Kepass ed è un progetto per l’integrazione europea attraverso il mondo della scuola
Ancona | Con Slovenia, Bosnia, Montenegro, Croazia, Albania, Friuli Venezia Giulia da domani a Portonovo per parlare di integrazione europea KEPASS, un progetto per la mobilità scolastica dei giovani nell'area adriatica.
Assessore al Lavoro Marco Luchetti
Si chiama Kepass (Knowledge Exchange Program for the Adriatic School System) ed è un progetto per l'integrazione europea attraverso il mondo della scuola. Il 17 e 18 giugno la Regione Marche accoglierà, presso l'Hotel Excelsior "La Fonte" di Portonovo, i rappresentanti dei partners dei diversi Paesi che hanno aderito al progetto: Slovenia, Bosnia, Montenegro, Croazia, Albania, per l'Italia la Regione Friuli Venezia Giulia e Collegio del Mondo Unito per discutere insieme strategie e iniziative comuni da adottare per la realizzazione del progetto.
"Kepass, a cui la Regione Marche ha prontamente aderito - spiega l'assessore all'Istruzione, Marco Luchetti che accoglierà i rappresentanti dei Paesi domani- si pone l'obiettivo di ben posizionare le Marche rispetto alle prospettive di crescita di Europa 2020, attuando le strategie relative al miglioramento dell'apprendimento ed alla integrazione tra Paesi attraverso il sistema dell'istruzione. Gli obiettivi del progetto sono molto ambiziosi: si tratta di mettere in condivisione moduli di apprendimento all'interno dei rispettivi sistemi scolastici nelle scuole selezionate in ciascun paese partner.
Il fatto che l'area geografica di interesse di questo progetto comprenda quei Paesi e le regioni che sono il fulcro della Civiltà Adriatica diventa uno strumento fondamentale anche per la realizzazione della Macroregione Adriatico-Ionica, privilegiando proprio la crescita di una cultura di integrazione europea tra le nuove generazioni a cui sarà devoluto il futuro sviluppo della Macroregione. Lo vogliamo fare sia incrementando le connessioni tra il sistema di educazione e il mercato del lavoro nell'area dell'Adriatico, sia attraverso le attività e i linguaggi in cui i giovani si sentono protagonisti con strumenti di pace, amicizia, cultura ed aggiornamento delle competenze professionali."
L' obiettivo dell'integrazione dei sistemi scolastici adriatici consente di rendere maggiormente competitiva l'educazione secondaria e creare opportunità per la mobilità degli studenti con il riconoscimento reciproco dei programmi di scuola secondaria e dei diplomi. Questo tipo di condivisione e confronto tra i diversi curriculi scolastici è già in corso : si sono realizzati diversi incontri tra docenti di ogni Paese partecipante ("work-shop for teachers"), in Bosnia, in Montenegro, in Slovenia, al fine di preparare ed adeguare i rispettivi curriculi scolastici per un insegnamento rivolto alla internazionalizzazione tra i Paesi dell'area adriatica.
In tale ottica, dal prossimo settembre, per tre mesi, si svolgerà la mobilità dei ragazzi già selezionati tra i Paesi partner coinvolti nel progetto. Il percorso di studio, tenuto in lingua inglese, o in lingua madre, darà l'opportunità agli studenti partecipanti di arricchire le loro conoscenze ed abilità interpersonali. Nella Regione Marche arriveranno dalla Croazia, dalla Slovenia, e dall'Albania, 15 studenti che saranno inseriti presso l'Istituto d'Istruzione Superiore "Raffaello" di Urbino, gli Istituti Alberghieri "Panzini" di Senigallia e "Buscemi" di S. Benedetto del Tronto. Altrettanti studenti marchigiani, nello stesso periodo, verranno accolti nella Scuola Internazionale di Valona in Albania e negli Istituti turistici/alberghieri di Parenzo e Isola, rispettivamente in Croazia e Slovenia.
Complessivamente saranno circa 120 studenti che sperimenteranno questo nuovo modo di andare a scuola, con la garanzia di ritornare nelle proprie classi disponendo di crediti riconoscibili e compatibili con il proprio percorso scolastico. Gli studenti di età tra i 17/18 anni avranno quindi l'opportunità di frequentare la scuola in un altro Paese dell'Adriatico per tre mesi, quindi di entrare in contatto con differenti culture, lingue e curriculi, con effetti positivi sulla loro capacità di flessibilità, sulle competenze interculturali, per il superamento di pregiudizi etnici e per acquisire nuove abilità e capacità anche al fine di allargare i propri orizzonti e proiettarsi in differenti mercati del lavoro.
"La Regione Marche - ricorda infine l'assessore Luchetti - è stata proprio pochi giorni fa sede di altre importanti iniziative finalizzate alla creazione ed alla crescita della Macroregione. Si sono appena svolti infatti gli "Youth Games 2014" che hanno visto la partecipazione di circa 1.000 studenti provenienti proprio dai paesi partners del progetto Kepass (oltre la Grecia)."
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16/06/2014
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