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Analisi dell’export: +12,7% alle Marche contro il +1,3% nazionale

| ANCONA - Spacca: “Le buone performance delle Marche ci consentono la fiducia. Dobbiamo ora fare più sistema e concentrarci su ricerca, innovazione e internazionalizzazione”.

Il vice-presidente Gian Mario Spacca, intervenendo al Convegno di Jesi su “Qualità perché”, ha commentato i recentissimi dati dell’export diffusi dall’ISTAT. “Nel primo quadrimestre 2004 – ha detto – si conferma la crescita costante del sistema marchigiano, con un +12,7%, di gran lunga il dato migliore tra le Regioni più sviluppate  (+6,1% Toscana; +0,3% Emilia Romagna e Piemonte; + 0,1 Lombardia; +0,2% Umbria; –2% Lazio), che stacca in maniera significativa la media nazionale dell’1,3%.” 
 
Il vice-presidente ha sottolineato che il valore del dato è tanto più rilevante se si considera che il 2003 si è chiuso con un +1,9% per la nostra regione a fronte della flessione media nazionale (-4%). Per Spacca, quindi, non si può parlare di crisi dell’economia regionale, visto che, oltre all’export, le Marche sono “ai primi posti anche per prodotto interno lordo, reddito, occupazione, investimenti.”
 
“Sottolineo questi dati - ha detto – perché bisogna avere fiducia e guardare avanti e, soprattutto, sviluppare quella coesione e collaborazione indispensabili per affrontare i temi della ricerca e dello sviluppo con il necessario “spirito di squadra” tra istituzioni, imprese, università, centri di ricerca, strutture finanziarie.”
 
“E’ quello che serve alle Marche per dare uno slancio al sistema produttivo regionale. E questo non può che venire dal rafforzamento dei fattori della ricerca, innovazione e internazionalizzazione.”
 
Spacca ha ricordato i provvedimenti attivati dalla Regione: la sterilizzazione dell’Irap addizionale a favore delle imprese che investono in ricerca, innovazione; le risorse aggiuntive per garantire e sostenere gli investimenti delle micro e piccole imprese attivate dalle cooperative artigianali di garanzia (3,5 milioni di euro, nell’anno 2004, che svilupperanno circa 70 miliardi di euro d’investimenti), parte delle risorse che derivano dalla premialità dei fondi comunitari a favore delle attività produttive.
 
Misure recenti, quest’ultime, che si aggiungono alla scelta della giunta di destinare le risorse CIPE alle Università marchigiane per attivare 55 progetti di ricerca applicata, lo sforzo sul fronte dei laboratori di qualità e la scelta di utilizzare gli incentivi per le piccole e medie imprese soprattutto per l’innovazione che ha riguardato 6000 piccole e medie imprese agevolate con circa 900 milioni di investimenti produttivi attivati nell’ultimo biennio. Il risultato del +12,7% dell’export deriva dagli incrementi delle vendite nel settore metalmeccanico, dei prodotti delle industrie tessibili, cuoio e abbigliamento, dei prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali, dei prodotti alimentari, bevande e tabacco.
Regioni                     Variazione dell’export (in %)
                                                         I Trimestre 2004
 

Marche                            +12,7

Toscana                            +6,1

Umbria                               +0,2

Lazio                                   -2,0

Emilia-Romagna             +0,3

Veneto                                -0,9

Trentino                             +4,8

Lombardia                        +0,1

Piemonte                           +0,3
Italia                                    +1,3

16/06/2004





        
  



2+3=

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