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"La valorizzazione dei vitigni autoctoni e del territorio attraverso la zonazione viticola"

Offida | Convegno il 17 giugno presso l'Enoteca Regionale delle Marche

Capire un territorio per poterlo interpretare, è questa la sfida che il mondo italiano del vino deve raccogliere per potersi confrontare, sul piano della sempre maggiore qualità richiesta dai mercati.

La politica della valorizzazione delle Denominazioni d'Origine e della diversità dei prodotti, è oggi la strada che il mondo del vino di qualità ha deciso di percorrere.

Per questo motivo, è necessario che le potenzialità offerte siano utilizzate al loro meglio, valorizzando l’interazione tra l’ambiente specifico di coltivazione e le varietà storicamente coltivate in quel luogo al fine di poter elaborare prodotti unici frutto della sintesi fra luogo di coltivazione e vitigno.

La profonda conoscenza del rapporto tra vitigno e ambiente, dai francesi chiamato “terroir”, che deriva dal latino terra, ma già i romani lo indicavano come “locus” o “loci”, ossia luogo avente il “genius” vocato alla produzione di un prodotto di qualità eccelsa, e quindi la comprensione dei fattori che determinano la diversità del prodotto vino, è oggi attuata da una metodologia scientifica multidisciplinare chiamata zonazione viticola.

La VINEA, con i suoi associati, ormai da tempo, sviluppa una politica che punta alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e del territorio, con ingenti investimenti di risorse umane ed economiche, ciò nella convinzione che tale linea d'azione sia l'unica in grado di garantire valore aggiunto alle aziende vitivinicole del distretto piceno.

Nell'ambito di questo programma - grazie alla collaborazione, anche finanziaria, di alcune aziende associate che, per prime, hanno condiviso e creduto nel progetto della VINEA, ritenendolo un supporto valido anche ai fini del miglioramento delle loro politiche produttive - VINEA, in stretta collaborazione con l'Università di Milano, nello specifico con il gruppo di lavoro del Prof. Attilio Scienza, e la Vivai Cooperativi Rauscedo, ha avviato nel 2003 uno studio di zonazione viticola del territorio Piceno.

Lo studio del rapporto tra vitigno e ambiente è necessario sia in un contesto economico per localizzare la viticoltura in aree vocate, sia nella convinzione che per ogni ambiente, soprattutto se circoscritto, pochi siano i vitigni in grado di adattarsi e di esprimere al massimo le proprie caratteristiche genetiche.

Negli ultimi anni i consumi di vino sono cambiati, si sono evoluti e si stanno evolvendo sempre più verso prodotti di qualità, di conseguenza la moderna viticoltura deve esigere modelli innovativi, che vadano in questa direzione.

Per questo è diventato importante, per non dire fondamentale, studiare e cercare di caratterizzare sempre più le zone coltivate a vite.

Il progetto si sviluppa nell'area di 23 comuni della provincia Picena coincidente con l'areale della DOC Offida ed, a grandi linee, con quella del rosso Piceno Superiore e del Falerio.

Questo territorio rappresenta l'area a più alta concentrazione viticola della Regione rappresentando, quantitativamente, oltre un terzo dell'intera produzione regionale. 

Il convegno del giorno 17 giugno vuole essere un primo momento di confronto per tracciare un primo bilancio del lavoro sin qui svolto.

Al Convegno, che si terrà con inizio dalle ore 17.30 presso l'Enoteca Regionale di Offida, parteciperanno, oltre al Prof. Attilio Scienza, il Sindaco di Offida Lucio D'Angelo, l'Assessore Provinciale all'Agricoltura Avelio Marini, Ido Perozzi - Presidente della VINEA, Pompilio D'Angelo - Vice Presidente e responsabile tecnico della VINEA, Il Prof. Riccardo Pastore - Consulente marketing, dopo alcuni interventi da parte di imprenditori agricoli che hanno aderito al progetto di zonazione, tirerà le conclusioni Paolo Petrini Assessore Regionale all'Agricoltura.

16/06/2005





        
  



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