Tornano a parlare della vicenda del comitato di quartiere Ischia 1, il presidente uscente o "spodestato", che dir si voglia, Morena Politi, e Marco Mozzoni, che gridano allo scandalo per quanto accaduto nel mese di aprile su un bilancio prima bocciato poi approvato da quella parte di soci che ha poi provveduto ha rimpiazzare il direttivo.

 

"A loro questo bilancio non risultava valido – hanno detto la Politi e Mozzoni – e lo hanno bocciato per tre volte. Poi, lo stesso identico documento è stato approvato all'unanimità in un'assemblea organizzata da loro. Il nuovo presidente, la cui carica riteniamo illegittima, approvandolo, ha a questo punto commesso un atto non legale, dal momento che si è trovato, nell'assemblea del 29 aprile ad approvare un bilancio da lui stesso considerato per tre volte non in regola".

 

"La regolarità del bilancio, è stata garantita dal commercialista Francesco Sgattoni (non Marcello come erroneamente scritto su un precedente articolo ndr), che ha precisato tutti i punti del documento, insieme a Tonino Napoletani, revisore dei conti del comune di Grottammare, arrivato in "prestito" dal presidente del consiglio comunale Massimo Rossi, che lo ha messo a nostra disposizione dopo essere venuto a conoscenza dalla stessa Morena Politi della vicenda".

 

"L'assurdità di tutta la faccenda è che due commercialisti hanno dichiarato dinnanzi ad un'assemblea che il bilancio era chiaro e regolare, eppure alcuni hanno bocciato questo documento senza dare una motivazione precisa, hanno quindi, successivamente, sfiduciato il direttivo, e sostituito illegalmente, per poi approvare lo stesso bilancio. In pratica il direttivo è stato revocato senza una motivazione, una cosa inconcepibile".

 

"C'è sotto qualcosa – continuano i due – e riteniamo che risalga ad ottobre, quando per motivi economici siamo stati costretti ad allontanare due persone dalla gestione dei campi di calcetto adiacenti al centro commerciale "L'Orologio". Le polemiche sono iniziate allora. Come mai si è creato questo pandemonio per l'allontanamento di queste persone? E' un comitato di quartiere, quindi un'associazione assolutamente no profit. Perchè allora tutta questa acredine? Sono domande che abbiamo posto più di una volta, ma alle quali non c'è mai stata risposta".

 

"Per destituirci hanno applicato l'articolo 20 del codice civile, secondo il quale avremmo dovuto convocare un'assemblea, ma soltanto nel caso in cui l'avremmo ritenuta necessaria. Abbiamo preferito dare priorità al bilancio ed in ogni caso, se il nostro comportamento non fosse stato ritenuto giusto dai soci, secondo il codice avrebbero dovuto interpellare il presidente del tribunale, cosa che non hanno fatto".

 

"Un'altro punto a dir poco ridicolo – ha affermato la Politi – è che ci hanno revocato dagli incarichi, durante un'assemblea allestita a nostra insaputa, poi ci hanno riconvocato per le elezioni del nuovo direttivo, ed è una cosa assurda"

 

"Noi in pratica siamo stati sfiduciati da un gruppo di 14 persone, pur avendo portato sul tavolo la fiducia di oltre 50 soci, ma nessuna delle due mozioni era legalmente valida, quindi ripetiamo che tutto ciò che è successo è assolutamente illegale. Tutti gli incartamenti sono nelle mani di Rita Virgili il difensore civico del comune, e dell'avvocato Soresina, e la denuncia – lasciano intendere i due – potrebbe andare oltre il codice civile".

 

"Addirittura, durante la terza assemblea, alla presenza di Napoletani, Sgattoni e Soresina, mi sono sentita proporre – ha detto la Politi – di dimettermi affinchè il bilancio fosse approvato, e questa proposta, che io chiamo ricatto, è stata fatta proprio da chi ora ricopre la carica di presidente. E questo è stato inserito nel verbale, che fa parte di tutta una documentazione che non facciamo fatica a mostrare, dal momento che non abbiamo nulla da nascondere".

 

Mozzoni conclude con una domanda all'amministrazione comunale: "Come fanno a riconoscere legittimo quel direttivo, pur avendo in mano tutti gli incartamenti da noi forniti, che ne attestano l'illegalità?".