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Riqualificazione di 700 metri di lungomare: l’opposizione chiede conto dei restanti 3300

San Benedetto del Tronto | Secondo il coordinatore comunale dell’Ulivo un eventuale project financing in zona Campo Europa per finanziare la prosecuzione dei lavori “non è tecnicamente possibile”

di Giovanni Desideri

“Riqualificare 700 metri del lungomare di San Benedetto vuol dire creare aspettative sui restanti 3300. Ma se per la prima parte vengono spesi cinque miliardi di lire, per l’intero ce ne vorranno più di trenta, una cifra che metterà in ginocchio la città per i prossimi decenni”. Nel corso di una conferenza stampa (sala consiglieri del Comune di San Benedetto, venerdì 18 giugno), il coordinatore comunale dell’Ulivo Giovanni Gaspari ha sintetizzato in questo modo la posizione del centrosinistra sulla riqualificazione del lungomare, che l’amministrazione guidata dal sindaco Martinelli si appresta a realizzare (l’inizio dei lavori è previsto per il 1 ottobre, due milioni e centomila euro sono già stanziati in bilancio).
 
“Contestiamo la mancanza di un progetto che comprenda l’intero lungomare, ha proseguito Gaspari, e la mancanza della copertura finanziaria per un tale disegno. I primi 700 metri sono stati finanziati vendendo la farmacia comunale. Ma ormai l’amministrazione non ha più niente da mettere sul mercato”. Critiche ribadite anche dal consigliere regionale dei Verdi Pietro D’Angelo.
 
La riqualificazione, come anticipato già da alcuni giorni, potrebbe proseguire fino all’altezza del ristorante Las Vegas, tramite un project financing sull’area del Campo Europa. In questo modo un ulteriore stralcio di lavori verrebbe effettuato dai privati, in cambio della possibilità di edificare. Dice Gaspari: “già nel Piano Idea venivano concessi circa 10 mila metri cubi nell’area del Campo Europa, da realizzarsi contestualmente alla modifica della viabilità. L’amministrazione ignora che si tratta di un’area a tutela integrale nel Piano Paesistico Ambientale Regionale, che non può essere eluso. Quel project, pertanto, non è tecnicamente possibile”.
 
Intervento anche da parte del capogruppo di Rifondazione Comunista Settimio Capriotti: “il lungomare è un patrimonio collettivo. Non può essere modificato senza il coinvolgimento della cittadinanza. Durante la seconda amministrazione Perazzoli mi opposi ad un progetto sull’area dell’ex Tirassegno insieme alla “società civile”. Oggi rivolgo un appello a quelle stesse persone perché tornino a battersi contro il progetto dell’amministrazione Martinelli”. Paola Marcelli (titolare di un “bed & breakfast”, per questo convocata dal sindaco Martinelli insieme ad altri per avere ragguagli sul progetto di riqualificazione): “i lavori sono già in corso con lo spostamento delle palme. Ho l’impressione che la convocazione di oggi fosse inutile, perché le nostre obiezioni non potranno più incidere sul progetto definitivo”. Infine il consigliere DS Federico Olivieri, che contesta “l’impegno del bilancio comunale per 30 anni, per completare un’opera che questa amministrazione si limita ad iniziare”.

18/06/2004





        
  



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