Quel giorno di 61 anni fa.
San Benedetto del Tronto | Semplice e toccante cerimonia alla Madonna della Marina nel giorno della liberazione della città. Presenti il Vice Sindaco P.Piunti e l'Ass.M.Lorenzetti. Ricordato Alberto Perozzi.
di Carmine Rozzi
Da sx; l'Ass. Lorenzetti, il Vice Sindaco Piunti, il Pres.Prov.ANPI Tito Alessandrini,l'ex partigiano,Teodoro Vulpinai
La sera del 18 giugno 1944, alle ore 19 le truppe polacche al comando del Generale Anderson facevano il loro ingresso a San Benedetto liberando la città dalloccupazione fascista e nazista. Quel giorno di 61 anni fa è stato ricordato la sera di sabato 18 giugno con una Messa alla Chiesa della Marina ed una semplice ma toccante cerimonia. Lamministrazione era rappresentata dal Vice Sindaco Pasqualino Piunti e dallAssessore Marco Lorenzetti. Per lANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) il Presidente Provinciale Tito Alessandrini che come partigiano aveva fatto perte delle brigate che operavano nella zona Colle San Marco. Insieme a lui un altro partigiano Teodoro Vulpiani che in una rappresaglia fu preso con un fratello ed il padre il quale una volta torturato fu fatto sparire per non essere poi mai più ritrovato.
Ma nella stessa giornata da lui organizzata si ricorda la scomparsa del Segretario locale dellANMPI Alberto Perozzi venuto a mancare proprio nel giorno da lui voluto. Come sottolinea il Vice Sindaco Piunti ; Una cerimonia che il Comune di San Benedetto ha patrocinato. E importante testimoniare un evento così simbolico per quello che è stata la storia si San Benedetto del Tronto. E un modo per ricordare chi ha organizzato questa giornata e che purtroppo per un tragico destino proprio oggi ci ha lasciato. Parlo di Alberto Perozzi segretario della Sezione di 77 anni. Lascia tre figli, Cristina, Clementina e Lucio ai quali vanno le mie condoglianze personali e quelle dellamministrazione.
Tra gli aneddoti Tito Alessandrini ricorda come nella Pasqua di quellanno la Sig. Olga Meletti, proprietaria del Bar omonimo, in calesse e incurante del pericolo che un tale gesto poteva procurargli, si recasse fin su a Colle San Marco per portare a quei giovani partigiani un cesto ricolmo di ogni ben di Dio dalle olive fritte allascolana a frutta e dolci. Un gesto mai ricordato continua lAlessandrini- ma di coraggio e di solidarietà compiuto al prezzo di un enorme pericolo. In tutti i nobili sensi , una grande donna.
Mentre laneddoto, più tragico, di Teodoro Vulpiani, ricorda come al carcere di Ascoli Piceno suo padre fosse stato torturato per una intera giornata e come, al suo rientro in cella , si potesse vedere la cute del cranio che tremava e fosse lì lì per scoppiargli letteralmente il cervello causa le percosse ricevute. E come, a tuttoggi, sebbene padre e nonno, egli ancora piange quel padre poi fatto sparire senza una ragione ed una parola e con neanche una lapide per ricordarlo.
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19/06/2005
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