L' amministrazione fallimentare dell' Ancona calcio chiede un risarcimento danni di 43 milioni di euro agli imputati per il crac del club biancorosso.

E' emerso oggi all' udienza preliminare davanti al gup Francesca Grassi. Il pm Irene Bilotta ha chiesto il rinvio a giudizio di quattro persone tra cui l' ex patron Ermanno Pieroni, accusato di bancarotta fraudolenta per aver distratto circa 12 milioni di euro dalle casse del club per scopi non societari. Oggi il gup ha respinto le eccezioni preliminari avanzate contro la costituzione di parte civile della Figc.

La Federazione, nella persona del presidente Franco Carraro, ha chiesto la refusione dei danni solo agli ex dirigenti della societa' imputati. Le somme comprendono i 9.583.142 euro di contributi federali, provenienti anche da contributi del Coni, erogati all'Ancona calcio per tre stagioni calcistiche dal 2001 al 2004.

Il motivo? Sarebbero stati ottenuti ingiustamente tramite artifici contabili utilizzati da ex dirigenti e contabili per ridurre fittiziamente il passivo di bilancio e rientrare nei parametri richiesti dalla normativa. Il pm ha chiesto che vengano rinviati a giudizio anche l'ultimo amministratore delegato della societa' Vincenzo D' Ambrosio, il direttore della filiale di Castelferretti della Banca di Credito cooperativo di Falconara Giovanni Rossini e l'ex direttore amministrativo biancorosso Gianfranco Cusini. (fonte: ANSAweb).