Piovono pietre sullEuropa
| Il NO degli olandesi. ''Occorre una risposta politica, non si puo' far finta che non sia successo niente, perche' e' successo qualcosa di serio'' commenta il vice-presidente della Commissione Ue Franco Frattini.
di Maria Teresa Antonelli
Il 61,7% dei cittadini olandesi, come gli elettori francesi, ha scelto di dire NO alla ratifica del Trattato Costituzionale. I risultati ufficiali saranno comunicati solo lunedi' prossimo. A favore della Costituzione si sono espresse tutte le grandi forze politiche rappresentate in parlamento, dove la Carta e' gia' stata ratificata con l'80% dei consensi. Ma le ragioni del sì non hanno fatto presa tra i cittadini. Il no, al contrario, ha saputo intercettare paure, proteste, insoddisfazioni rivolte sia ai cosiddetti 'burocratici di Bruxelles' sia al governo di centro destra guidato dal cristiano democratico Jan Peter Balkenende, accusato di non avere fatto abbastanza per garantire sicurezza, impedire nuove ondate di immigrazione e sostenere l'economia in forte affanno.
Un no altamente democratico ed europeo precisa un comunicato di Attac Bruxelles - Gli elettori hanno cominciato a dire no al neoliberalismo, di cui il testo sottoposto a referendum costituiva una eloquente riprova. Ma questo no è allo stesso tempo un SI ad unEuropa indipendente, internazionalista, sociale, ecologica e femminista; un SI ad unEuropa solidale: solidale con il resto del mondo, in primo luogo con il Sud, e con le generazioni future.
''Occorre una risposta politica, non si puo' far finta che non sia successo niente, perche' e' successo qualcosa di serio'': lo ha detto il vice-presidente della Commissione Ue, Franco Frattini, commentando il difficile momento dell'Unione per i referendum sulla Costituzione europea.
In una dichiarazione finale approvata al termine dell'Assemblea delle Regioni d'Europa, il presidente Riccardo Illy ha detto che le Regioni sottolineano, in particolare, la necessita' che l'Unione europea sappia rispondere alle nuove sfide alle quali l'Europa deve far fronte dopo il risultato dei referendum in Francia ed in Olanda, tenendo conto dei timori espressi finora dai cittadini come, ad esempio, ''sugli effetti della liberalizzazione dei servizi e su una scelta che antepone gli obiettivi economici a quelli sociali''.
Per leuroparlamentare Gianni Pittella, Segretario generale Delegazione italiana nel Gruppo PSE Una Unione Europea ferma alle regole di Nizza, alla Pesc quale massimo sforzo unitario in politica estera, allattuale assetto istituzionale con 25 Presidenti del Consiglio Europeo che ruotano ogni sei mesi, senza personalità giuridica e con una Commissione che rischia di arrivare a 50 membri, sta rinunciando a giocare alcun ruolo significativo sia nelle relazioni transatlantiche sia sullo scenario internazionale più complessivo.
|
02/06/2005
Altri articoli di...
Fuori provincia
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji