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Sarà ospite della città il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú

Ascoli Piceno | Il consiglio congiunto organizzato dall’amministrazione provinciale e comunale è un momento istituzionale per riflettere su importanti tematiche quali la cultura della pace e della solidarietà nel mondo

di Federico Biondi

I democratici di Sinistra convocano la stampa per ricordare che per sabato 4 maggio è stato indetto dall’amministrazione comunale e provinciale un incontro aperto ai cittadini, per discorrere di temi importanti quali la pace e la solidarietà. L’appuntamento si svolgerà al Palazzo dei Capitani e per l’occasione sarà ospite della città di Ascoli Piceno Rigoberta Menchú (premio nobel per la pace nel 1992).
 
Nella conferenza si è parlato dell’Università della Pace e come l’ incontro con il premio nobel Rigoberta Manchù sia di buon auspicio per attuare quello che la legge regionale n° 9 del 18 giugno 2002 promulga.
 
La legge designa la città di Ascoli Piceno come sede dell’Ateneo, fu proposta dall’ex consigliere regionale Umberto Trenta e fu accolta dal Consiglio Regionale all’unanimità.
 
La proposta prima di diventare legge fu sostenuta dal premio Nobel per la Pace S.M. Gorbaciov, il quale firmò il Manifesto dei Nobel, successivamente aderirono al documento altri premi Nobel e Capi di Stato tra cui Rigoberta Menchù Tum, Rita Levi Montalcini, Tara Gandhi e Ibrahim Rugosa.
 
L’assessore al commercio di Offida, il diessino Valerio Lucciarini, evidenzia come il consiglio congiunto sia l’opportunità per un confronto istituzionale su un tema molto importante come la pace, necessario per recuperare quei valori essenziali per la coesione sociale nel paese.
 
Vittoria Minola fa notare che gli amministratori comunali non sostengono questo progetto divenuto legge regionale diversi anni fa, “un progetto strategico per tutto il bacino mediterraneo e che sostiene lo sviluppo di una cultura più equa e solidale dei popoli”.
 
Questa affermazione trova d’accordo i diessini presenti alla conferenza stampa, quali, Mauro Gionni, Anna Casini e Gianfranco Bastiani.
 
Per l’Università della Pace si aspettano i finanziamenti europei e che l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno mostri quella volontà nell’istituzionalizzare e recuperare quegli spazi utili affinché i corsi universitari si svolgano.
 
Se non accade ciò, l’amministrazione regionale sarà costretta a modificare la legge indicando un’altra città marchigiana come sede dell’Università della Pace. C’è questa possibilità, ma il progetto ideato dal dottor Trenta si può ancora realizzare ad Ascoli Piceno.

02/06/2005





        
  



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