La qualità della Valdaso da veicolare e valorizzare attraverso percorsi innovativi per percepire il territorio che va dalla sorgente dell'Aso fino alla foce come un sistema, come una città unica. Questo il senso del'incontro tenutosi ieri, lunedì 1 giugno, presso la Cantina "La Sociale Valdaso" di Montalto delle Marche.

Massimo Rossi, presentando i candidati dei collegi della Valdaso delle quattro liste che lo sostengono (PICENO AL MASSIMO, Solidarietà, ambiente e partecipazione, Sinistra per Rossi e Rifondazione e Comunisti italiani), ha ascoltato le difficoltà e le proposte di agricoltori, imprenditori, amministratori e cittadini interrogatisi sulle future prospettive del progetto Valdaso, realizzato dalla amministrazione provinciale.

Il candidato Presidente ha mosso una critica al "modello di sviluppo indirizzato allo sfruttamento del territorio, che distrugge l'equilibrio che la natura offre, a discapito non solo dell'ambiente e dei paesaggi, ma anche dell'economia".

Grazie all'ausilio di relazioni tecniche, presentate durante l'incontro, si sono avanzate soluzioni ai problemi quali la speculazione edilizia e le scarse risorse idriche. Sono stati illustrati progetti su cui la Provincia ha iniziato a lavorare durante il mandato Rossi e che si auspica possano essere portati avanti nei prossimi anni.

La proposta di Rossi è stata di: "Dare contenuti forti al "Marchio Valdaso" affinchè non sia soltanto un logo, ma rappresenti un lavoro condiviso da tutta la comunità per promuovere la qualità dell'ambiente, del lavoro e della vita. Ciò si può tradurre in progetti che valorizzino gli agriturismi della zona e diventino luogo di incontro anche culturale oppure in azioni integrate e negoziate con tutti gli enti che sfruttino l'acqua del fiume per pianificarne l'utilizzo al fine di recuperare la risorsa idrica".

Pensiero condiviso da tutti i presenti: "Anche dopo la riorganizzazione amministrativa della provincia ascolana in due provincie Ascoli e Fermo, la Valdaso può avere un ruolo chiave per il marketing del territorio, dove riqualificazione dell'agricoltura per tutelare sia l'ambiente, sia il consumatore, sia la nostra economia sono le parole d'ordine".