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Spunta un'auto nel giallo delle bombe al porto.

Porto San Giorgio | Sarebbe stata vista allontanarsi a tutta velocità e a fari spenti, poco prima dele esplosioni.

di Luca Moriconi

Il "Simone I" e il "Saverò" al cantiere del porto

“Ancora non mi so spiegare il motivo di un gesto così grave, non ho mai ricevuto nessun avviso o intimidazione che potessero farmi presagire nulla”. A parlare è Federico Storelli, presidente del Covopi e proprietario del “Saverò”, una delle due vongolari fatte oggetto del grave atto intimidatorio dell’altroieri alla Marina sangiorgese.
 
“Stanotte (ieri notte, n.d.r.) non ho dormito pensando a chi possa essere stato – continua il presidente del Covopi – ma l’unica cosa che posso dedurre, è che sia qualcuno che voglia sfruttare il commercio delle vongole”. “E’ un gesto che fa star male – dice Storelli – anche perché attaccano una categoria in grave difficoltà in questo periodo. Siamo fermi da otto mesi, avremmo ripreso in questi giorni ad uscire ma giusto per fare qualcosa, tanto sappiamo che c’è poca roba in fondo al mare”. Si dice tranquillo, Storelli:  “Confido nelle forze dell’ordine che stanno facendo il loro lavoro, e spero che i colpevoli vengano trovati e puniti duramente, non bisogna abbassare mai la guardia di fronte a queste forme di azioni di stampo criminale”.
 
Sul fronte delle indagini, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma emerge un dato nuovo che potrebbe rappresentare un passo in avanti nell’identificazione dei malviventi che hanno posizionato gli ordigni: un testimone, già ascoltato dai Carabinieri, avrebbe visto un auto allontanarsi a fari spenti e a tutta velocità dalla zona di attracco delle imbarcazioni, proprio qualche minuto prima che si udissero i due botti. Mentre nessuno sa niente dell’esistenza di telecamere di sorveglianza interne al porto. Intanto emergono altri particolari relativi ai due ordigni posizionati sulle imbarcazioni: si tratterebbe di bombe di tritolo con miccia lunga almeno cinque metri; lo scoppio ha evitato il peggio, considerato che nelle due vongolari i serbatoi del gasolio erano quasi pieni.
 
Domattina al porto arriverà il Colonnello Minniti, comandante dei carabinieri provinciali di Ascoli: effettuerà un sopralluogo per capire se veramente, come si dice da più parti, il porto presenta gravi carenze in fatto di sorveglianza e controllo.

21/06/2004





        
  



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