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Metti un dito nel mare, avrai toccato tutto il Mondo

San Benedetto del Tronto | Spacca al convegno sulla Macro Regione Ionico – Adriatica: “Occorre superare le divisioni territoriali in un’ottica di intersistemicità per essere più forti in Europa”.

di Martina Oddi

Covegno Macro Regione Ionico-Adriatica

Un mare delicatissimo, l'Adriatico, che merita tutto l'interesse dell'Europa, che sa come esso può diventare la sua spina nel fianco. Al convegno organizzato da i Lions Club Host di San Benedetto il presidente Spacca non esita a definire la Macro Regione Ionico Adriatica una concreta possibilità di rilancio le Marche, della sua imprenditorialità e del suo ruolo strategico nell'Unione.

Oggi che l'Europa ha intenzione di investire su questo mare chiuso che per lunghi decenni non ha trovato pace nella sua sponda orientale, "il presupposto per la riuscita della rinascita è senz'altro la collaborazione interterritoriale, superando le divisioni che allontanano le nostre città" spiega Spacca.

E quando cita l'atavico antagonismo che contrappone Ascoli a San Benedetto, dichiarandosi ottimista di fronte alla spinta delle Istituzioni alla cooperazione, suscita una convinta condivisione da parte del Presidente della Provincia Celani e del Sindaco Gaspari, convinti della necessità di superare le divisioni e che la sinergia è il modo migliore per intercettare i finanziamenti necessari per la crescita. Perché gli obiettivi prioritari, condivisi da tutti gli oratori, sono lo sviluppo e l'occupazione. Agli ottimi intenti fa seguito il progetto che unisce l'Italia a Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia, che nel 2014 sarà sancito dall'ufficializzazione da parte del Consiglio Europeo.

Una Macroregione - in cui le Marche svolgeranno una funzione baricentrica - per la cooperazione interregionale e transazionale, con l'obiettivo di implementare con un approccio innovativo e coerente le politiche declinate in modo trasversale e il ricorso alle risorse economiche. "Con la possibilità per noi di diventare protagonisti di un nuovo scenario" secondo Celani, "attraendo finanziamenti per le priorità del territorio, prima fra tutte il Porto" conclude Gaspari.

Le Marche: una porta aperta verso l'Oriente, di un'Europa che è sempre più elemento di equilibrio tra Est e Ovest. Ponte di dialogo tra il bisogno di rinnovamento delle società Occidentali e le contraddizioni di quelle Orientali, di un Pianeta ispirato dall'aspirazione al progresso globale che deve fare i conti con la difesa oltranzista delle identità nazionali.

23/06/2012





        
  



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