Nel Consiglio Comunale del 3 luglio si procederà all’approvazione della destinazione dell'avanzo di Bilancio(Euro: 295.930) la cui delibera era già stata approvata dall’allora Commissario Straordinario Carlo Iappelli lo scorso 18 maggio. Dove e come saranno ripartite le somme è a tutt’oggi tenuto nel più stretto riserbo anche per non far sorgere ripicche e rivendicazioni tra quei settori che inevitabilmente si sentiranno sorpassati o messi in secondo piano rispetto alle somme destinate ad altri. L’unica cosa certa è che l’ammontare è di 380 mila euro.

Di questi 91.931,66 sono già “vincolati” a destinazioni fisse. Ai Servizi Sociali andranno 9.618,33 euro. Per la Cultura ed il Turismo sono già pronti 15.765,33 euro. Agli investimenti sono stati assegnati 57.007,59 euro mentre 300 andranno al marketing e 2.042 ai servizi cimiteriali. A ridimensionare i disavanzi faraonici degli ultimi anni ci ha pensato il Patto di Stabilità al quale il Comune di San Benedetto si è dovuto adeguare pena l’incursione in alcune ammende che si potrebbero rilevare molto pesanti per la manovra del prossimo anno quali il blocco delle assunzioni, l’impossibilità di accedere ai mutui e una taglio delle spese di ben 10%.

Il Patto di Stabilità ha preteso per quest’anno una diminuzione dell’8,1% delle spese correnti del 2004 a fronte di un aumento degli investimenti dell’8% di quelli del 2004. Il risultato è stato un taglio di circa 900 mila euro sulla spesa corrente. Ma in realtà l’avanzo di uno o due milioni di euro non è come si potrebbe pensare un risultato altamente virtuoso. Lo è senza dubbio per una qualsiasi azienda privata tesa costantemente al profitto ma non si può dire la stessa cosa per una istituzione come quella di una qualunque Giunta Comunale che anzi, deve fare del pareggio in bilancio la sua vocazione economica in quanto ciò dimostra un equo equilibrio tra le entrate e le uscite.

Una pubblica amministrazione deve saper reinvestire le somme percepite (tributarie e non) nei diversi settori (LL.PP, Cultura, Turismo, Infrastrutture ecc.) che costituiscono l’impianto cittadino. Un avanzo di Bilancio spropositato presuppone di consequenza un accumulo monetario improprio. Tuttavia a volte l’ammontare eccessivo di certi avanzi è dovuto ad un semplice ritardo tra le entrate e le uscite. Come nel caso recente dove il Comune di San Benedetto ha incassato circa un milione di euro dalla vendita di loculi presso il locale cimitero senza essere riusciti ancora a costruirli.

Questi soldi, fintanto che non inizieranno i lavori e si incomincerà a pagare le ditte appaltatrici resteranno in Bilancio a “gonfiare” in modo improprio l’attivo. Dall’altro canto, un eccessivo deficit è indice di un indebitamento che si ha difficoltà a sanare. Per cui il miglior risultato è proprio quello che si aggira intorno ad una cifra di 300 mila euro (quella attuale è di circa 295 mila più i vincolati). Questo significa che il Comune di San Benedetto ha saputo riscuotere i tributi così da non doversi indebitare per pagare le scadenze in atto ma che nello stesso tempo ha saputo reivenstire le entrate lasciando una solida “riserva” per eventuali evenienze.