“Filari di mitili.” Era la meta dell’escursione marittima organizzata, con partenza dall’antico porticciolo di Gabicce Vallugola, nello splendido scenario del parco del San Bartolo, ad un impianto di mitilicoltura, uno dei più grandi della regione.

Complessivamente nella regione sono presenti dodici impianti per l'allevamento dei mitili con il cosiddetto sistema long - line ("vigna del mare"). Le concessioni, un tempo rilasciate dal Ministero ed ora di competenza regionale, sono concesse dal Servizio Attività Ittiche della Regione.

 

Le strutture, di forma rettangolare, sono in genere situate a circa 2 miglia marine dalla costa, ad una profondità di 12-13 metri. Un impianto tipo, costituito da una struttura semigalleggiante formata da boe, corde e corpi morti, prevede circa una quarantina di filari con una produzione di quasi 30.000 chili a filare.

La visita organizzata dall’Assessorato e dal Servizio Pesca della Regione Marche in collaborazione con la ditta titolare della concessione, ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Paolo Petrini, del Prof. Piccinetti del Laboratorio di biologia marina di Fano, del Prof. Frega, Preside della Facoltà di Agraria di Ancona e del Capitano di fregata Antonio Musolino, comandante del Porto di Pesaro.

 

“Queste sono attività in crescita - ha osservato Petrini. Occorre investire nelle nuove specializzazioni. Stiamo infatti pensando ad un piano per estendere a tutta la costa marchigiana questo tipo di produzioni. La Regione lavora con un approccio integrato ambiente-alimentazione-salute-sviluppo economico- turismo. L’oculata politica dei controlli e delle incentivazioni ha portato al nostro mare grandi riconoscimenti: ben undici bandiere blu guadagnate dalle Marche, significano mare più pulito, quindi pesce buono e di qualità. L’approccio multisettoriale incentrato sull’ educazione alimentare mira a far conoscere ai marchigiani, ai turisti ed a chiunque venga in contatto con la nostra regione la forte contiguità tra eccellenze alimentari. Non solo agriturismo dunque, bensì anche e sempre più pesca-turismo, perché il mare fa parte integrante del marketing territoriale che intendiamo promuovere”.

 

La delegazione è stata accompagnata dalle dettagliate ed appassionate descrizioni di Giacomo Badioli, imprenditore e titolare della ditta concessionaria dell’impianto visitato.

 

L’attività di Badioli che nasce circa dieci anni fa come evoluzione di una sperimentazione del laboratorio di biologia marina di Fano, realizza circa il 30% del fatturato all’estero ed occupa una ventina di persone che lavorano con quattro imbarcazioni negli impianti di Fano e Gabicce.