“Lo stabilimento ascolano della Pirelli è efficiente, produttivo e ha costi di gestione già molto ridotti rispetto agli anni scorsi. E per questo non si può chiudere.”

Lo sostiene Andrea Quaglietti, coordinatore provinciale del Sincobas di Ascoli, all’indomani dell’annuncio della vendita del settore cavi del Gruppo industriale.

Un’operazione finanziaria che fa stare con il fiato sospeso molti lavoratori della fabbrica di Castagneti, anche se per ora non sembra che l’acquisizione da parte della banca americana Goldman Sachs Capital Partners, preluda ad una dismissione del sito locale.

“Come al solito i lavoratori sono stati tenuti all’oscuro degli sviluppi di una situazione che riguarda il loro futuro – dice Quaglietti – e non conoscono i dettagli della vendita, o le sue conseguenze industriali e occupazionali. La Pirelli, dopo aver ridotto i costi di gestione voleva fa passare di recente un altro accordo per la riorganizzazione interna, che i dipendenti hanno bocciato. Non si può continuare a far pagare tutto agli operai – continua Quaglietti : questi hanno già dato molto all’azienda, facendo tornare la fabbrica di Ascoli ad essere efficiente e produttiva. Come si fa a chiudere uno stabilimento così ?”

Intanto, secondo i lavoratori della Pirelli, l’8 giugno si terrà a Roma un incontro fra le parti. Forse lì si capirà meglio qual è il futuro del sito produttivo ascolano. In fabbrica, invece il 21 giugno si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della RSU, con il Sincobas che è pronto a ripresentare le proprie liste, e riconfermare i propri delegati.  Per informazioni : 349-4103507